Il corteo nazionale

Manifestazione contro il Ddl Sicurezza: il 14 dicembre il corteo nazionale

La manifestazione è stata promossa dall’assemblea che si è tenuta il 16 novembre scorso all’Università La Sapienza.

Politica - di Martina Ucci

10 Dicembre 2024 alle 10:47

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Photo Giulio Lapone/LaPresse
Photo Giulio Lapone/LaPresse

Valeria Solarino, Elio Germano, Piero Pelù, Laika. Questi sono solo alcuni degli artisti che hanno lanciato un appello contro il Ddl Sicurezza. Cantanti e attori uniti in un video pubblicato sui social, per richiamare l’attenzione dei cittadini ed esortarli a scendere in piazza a Roma, tutti insieme, il 14 dicembre contro la legge voluta dal governo Meloni e ora in attesa del voto al Senato.

“Se domani volessi manifestare pacificamente per i miei diritti, per un mondo migliore? Potrei essere arrestata per aver bloccato una strada”, chiede Valeria Solarino. “Se domani mio figlio mi chiedesse perché non può più manifestare il proprio dissenso, come farei a spiegargli che la libertà di espressione è diventata un lusso?”, si domanda Barbara Esposito. Queste sono solo alcune delle ragioni per cui è importante sabato 14 dicembre, prendere parte alla manifestazione nazionale convocata a Roma dalla rete “A pieno regime” a cui hanno aderito circa un centinaio di associazioni. Nel comunicato stampa diffuso dalla rete “A pieno regime” si legge: “Il Ddl Sicurezza segna un salto autoritario senza precedenti, colpendo con carcere e repressione i pilastri della democrazia: il dissenso e il conflitto sociale. […] Con i suoi 38 articoli, il Ddl crea un vero e proprio diritto penale del “nemico”, definendo figure sociali da punire e criminalizzando le pratiche di mobilitazione”.

Il pacchetto di norme previsto dal Ddl Sicurezza ha già superato il voto alla Camera e ora si attende solo il sì del Senato, che potrebbe arrivare fra pochi giorni. Le nuove disposizioni previste introducono pene fino a due anni per forme di protesta pacifica come la resistenza passiva – la cosiddetta “norma anti-Gandhi” – e il blocco stradale, che diventerebbe un reato penale. Ancora più severe le conseguenze per la cosiddetta “resistenza attiva”, con pene che possono raggiungere i 15 anni di carcere. Anche il cosiddetto “terrorismo della parola” viene preso di mira, alimentando un clima di repressione diffusa.

Sabato 14 dicembre l’appuntamento è fissato per le ore 14.30 al piazzale del Verano a Roma. La manifestazione è stata promossa dall’assemblea che si è tenuta il 16 novembre scorso all’Università La Sapienza. “Vede il coinvolgimento di studenti, sindacati, associazioni e reti sociali territoriali. Si tratta di un’occasione cruciale per ribadire l’importanza di una società democratica e inclusiva”, si trova scritto sul sito di Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità accoglienti). Anche la Cgil ha confermato la propria partecipazione all’iniziativa, “per chiedere il ritiro di un provvedimento che attacca le libertà personali fondamentali e l’espressione collettiva e democratica del dissenso, a partire dalla lotta contro la messa in discussione del diritto al lavoro”.

10 Dicembre 2024

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