Corvetto

Morte Ramy Elgaml: carabinieri indagati per falso e depistaggio, il giallo del video dell’inseguimento cancellato

Gli inquirenti puntano a verificare se vi siano state o meno omissioni o falsità nei verbali, nelle relazioni e nelle ricostruzioni

Cronaca - di Redazione Web

9 Dicembre 2024 alle 21:01

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FOTO DA TIK TOK
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Svolta nel caso di Ramy Elgaml, il 19enne egiziano morto in un incidente stradale a Milano nella notte tra il 23 e il 24 novembre durante un inseguimento con alcuni carabinieri del Nucleo Radiomobile. Almeno due militari sono stati iscritti dalla Procura di Milano sul registro degli indagati per falso e depistaggio. Del caso si era molto parlato, oltre che per le circostanze tutte da chiarire, soprattutto per le manifestazioni che avevano fatto parlare i media di pericolo banlieue. La famiglia del ragazzo ha dichiarato di volere la verità, di avere fiducia nella magistratura ma allo stesso tempo ha preso le distanze dai disordini.

Ramy Elgaml viaggiava su uno scooter guidato da un amico 22enne, viveva al Corvetto, quartiere di periferia, aveva origini egiziane. Fatale una lesione all’aorta secondo l’autopsia. È morto nel giro di pochi minuti. Non è chiaro ancora se la causa della morte sia stata il violento impatto contro l’asfalto o il muretto contro il quale è terminata la corsa dello scooter, o se la vittima sia stata travolta dopo esser stato sbalzato dal motociclo. Ad alzare la tensione le voci secondo cui il motorino sarebbe stato speronato dalla pattuglia di carabinieri che ha inseguito i due dopo che questi non si sarebbero fermati a un alt. Non ci sono prove al momento su queste che possono essere considerate voci. Al vaglio tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.

I carabinieri sono stati iscritti sul registro degli indagati per falso e frode processuale a loro tutela. Gli inquirenti puntano a verificare se vi siano state o meno omissioni o falsità nei verbali, nelle relazioni e nelle ricostruzioni fornite nell’immediato sull’incidente. In particolare, rispetto all’impatto tra via Ripamonti e via Quaranta, dopo un inseguimento durato otto chilometri, si indaga sul presunto impatto dell’auto sullo scooter di cui ha parlato agli inquirenti un testimone oculare e sulla presunta cancellazione di un video dell’accaduto a cui sarebbe stato costretto.

La procura stava già indagando sia sul 22enne sulla moto con Elgaml e sul carabiniere che guidava la pattuglia dell’inseguimento. L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Milano Marcello Viola, con i pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini, che oggi è diventata co-assegnataria del fascicolo. Oggi la Procura ha anche conferito l’incarico per la consulenza cinematica e dinamica volta a ricostruire cause ed eventuali responsabilità del sinistro.

9 Dicembre 2024

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