La tragedia a 19 anni

Corvetto come le banlieue: altra notte di scontri a Milano per la morte di Ramy Elgaml, inseguito dai carabinieri

Roghi, atti di vandalismo, lanci di bottiglie, petardi, cariche di alleggerimento e lacrimogeni della polizia. Arrestato un 21enne. La famiglia del ragazzo: "Vogliamo verità, sono state dette inesattezze"

Cronaca - di Redazione Web

26 Novembre 2024 alle 12:22

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FOTO DA TIK TOK
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Corvetto come le banlieue. Altra notte di scontri nel quartiere alla periferia di Milano: scontri esplosi per la morte di Ramy Elgaml, 19 anni, morto nella notte tra sabato e domenica scorsi in un incidente stradale in scooter mentre era inseguito dai carabinieri. I familiari gridano: “Vogliamo la verità”. Il bollettino della notte di tensioni riporta anche l’arresto di un 21enne montenegrino. E roghi, atti di vandalismo, lanci di bottiglie, petardi, cariche di alleggerimento e lacrimogeni della polizia.

La tensione resta alta dopo due notti di scontri. L’incidente mortale nella notte tra sabato e domenica, poco dopo le 4:00. Elgaml viaggiava a bordo di uno scooter. È caduto in via Ripamonti, si è schiantato contro un muretto all’angolo con via Quaranta, dopo un inseguimento di circa otto chilometri con i carabinieri. Il motociclo non si sarebbe fermato all’alt della pattuglia in via Farini, mentre viaggiava contromano. Il 19enne è morto nonostante le cure dei sanitari al Policlinico di Milano dove era arrivato in condizioni gravissime. Ricoverato anche il 22enne tunisino sullo scooter con lui. In ospedale anche i due carabinieri di 37 e 38 anni. I militari hanno fatto sapere di aver recuperato una catenina strappata, mille euro in contanti, un coltello e una confezione di spray urticante.

Le notti di tensioni al Corvetto

Già il pomeriggio successivo il primo presidio al Corvetto, dove viveva con la famiglia il 19enne, per chiedere verità e giustizia, quando un’auto che ha provato a forzare il blocco ha investito quattro ragazzi, uno dei quali in gravi condizioni. Il guidatore è stato fermato dalle forze dell’ordine. Intorno alla mezzanotte sono cominciati i roghi di cestini dell’immondizia, sono stati accesi fumogeni e fuochi d’artificio. Lunedì un’altra manifestazione con atti di vandalismo. Le immagini delle telecamere della zona interessata dalla tragedia sono al vaglio degli inquirenti. Quelle delle proteste invece sono finite subito sui social.

La scorsa notte è stato anche vandalizzato un autobus della 93, i passeggeri sono fuggiti mentre le vetrate venivano rotte. Sul posto sono intervenuti la polizia con la celere per sedare i disordini e i vigili del fuoco per riordinare l’area. Il 21enne montenegrino è stato arrestato per “lancio di petardi, getto di oggetti e resistenza a pubblico ufficiale” fa sapere la Questura. Ha partecipato alle proteste con altre decine di ragazzi. È stato trasportato al carcere di San Vittore in attesa dell’interrogatorio di convalida.

La famiglia di Ramy Elgaml: “Vogliamo verità”

La famiglia del 19enne intanto chiede verità. “È uscito di casa – ha raccontato il fratello maggiore a Il Corriere della Sera Milano – gli ho spruzzato il mio profumo. Gli avevo detto che avrei lasciato la porta aperta e di tornare presto. Non pensavo lo stessi salutando per sempre”. Sia i parenti che gli amici fanno sapere che sono state riportate dai media molte inesattezze: forse è il riferimento ai precedenti per furto e droga citati dai giornali. Alcuni sostengono che lo scooter sia stato investito, speronato dalla pattuglia ma la dinamica è ancora da ricostruire e accertare. Non ci sono conferme in questo senso. I parenti e gli amici chiedono verità sulla tragica morte del 19enne di origini egiziane. La famiglia è arrivata una decina di anni fa.

26 Novembre 2024

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