L'operazione a Brescia

Chi è suor Anna Donelli, la suora arrestata: “Intermediaria tra ‘Ndrangheta e detenuti”

La vocazione a 21 anni, a 34 la perdita della sorella gemella in un incidente stradale, l'attività all'interno delle carceri. Per gli inquirenti "a disposizione del sodalizio per garantire il collegamento con i sodali detenuti". 25 le misure cautelari eseguite nell'operazione a Brescia

Cronaca - di Redazione Web

5 Dicembre 2024 alle 15:49

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Chi è suor Anna Donelli, la suora arrestata: “Intermediaria tra ‘Ndrangheta e detenuti”

Secondo quanto si legge nell’ordinanza di arresto, suor Anna Donelli per gli investigatori sarebbe stata “a disposizione del sodalizio per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere”. E il sodalizio in questione è la ‘Ndrangheta, secondo più report l’organizzazione criminale più potente e inscalfibile tra quelle italiane. Quello di Donelli è il nome che più è circolato di quelli interessati dalle 25 misure cautelari nell’operazione scattata all’alba a Brescia.

Oltre alle misure cautelari, gli investigatori della Polizia di Stato e i militari della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia, hanno eseguito anche un sequestro preventivo di beni per oltre 1,8 milioni di euro. Le accuse sono, a vario titolo, di estorsione, traffico di armi e droga, ricettazione, usura, reati tributari e riciclaggio.

Gli indagati avrebbero favorito la cosca calabrese Tripodi. Anche l’ex consigliere comunale di Brescia in quota Fratelli d’Italia Giovanni Acri arrestato, ai domiciliari. Si sarebbe messo a disposizione del gruppo nella veste di medico “anche in occasione di ferimenti degli appartenenti al sodalizio e dei loro complici durante l’esecuzione di reati”. Ai domiciliari anche Mauro Galeazzi, ex esponente della Lega nel Comune di Castel Mella.

Chi è suor Anna Donelli

Come si accennava, tuttavia, a emergere e attirare l’attenzione più di tutti gli altri dall’inchiesta, è la figura della religiosa da quindici anni volontaria nel carcere di San Vittore a Milano. 57 anni, la vocazione a 21, della congregazione delle suore della carità. A 34 anni la perdita della sorella gemella Paola, in un tragico incidente stradale. “Quando è morta mia sorella ho avuto il pensiero di mollare e andare ad aiutare i miei nipoti – aveva raccontato alla trasmissione “L’ora solare”, su Tv2000 -, ma ho pensato che ai miei nipoti servisse di più vedere la fedeltà della zia anche nella fatica, cerco di essere molto presente per loro”.

L’esperienza in carcere cominciò nel 2010: un’azione a tempo pieno tra gli istituti e le periferie di Pavia, Roma e Milano. “Questa palestra di umanità ha trasformato il mio sguardo, che ha iniziato a vedere prima di tutto e sopra tutto la persona, l’uomo che mi sta davanti sia nell’autore del reato, sia in chi lo subisce; anche perché queste due dimensioni sono presenti anche dentro di me: grano e zizzania”, aveva raccontato a vocidalponte.it. Alla stessa trasmissione un ex detenuto aveva raccontato. “Ho conosciuto Suor Anna nel 2013 a San Vittore quando ero carcerato, è stata una manna dal cielo, teneva i rapporti con la mia famiglia. È stata un grande aiuto per tutti noi”.

Le accuse a suor Anna Donelli

Molto conosciuta nell’ambiente carcerario, suor Anna Donelli dovrà rispondere di concorso in associazione di stampo mafioso. Secondo quanto si legge nell’ordinanza tramite le sue attività di “assistente spirituale all’interno delle carceri” avrebbe potuto “trasmettere ordini, direttive, aiuti morali e materiali ai soggetti sodali o contigui al sodalizio reclusi in carcere, ricevendo informazioni dai detenuti utili per meglio pianificare strategie criminali di reazione alle attività investigative delle Forze dell’ordine e dell’Autorità giudiziaria”.

Lo scambio di informazioni sarebbe avvenuto durante i colloqui “favorendo lo scambio informativo tra i detenuti e i loro prossimi congiunti nel caso di divieti di colloqui” e “risolvendo dissidi e conflitti tra i detenuti all’interno del carcere”. Secondo gli inquirenti alcuni detenuti l’avrebbero definita in alcune conversazioni intercettate come “una dei nostri”. È stata messa agli arresti domiciliari. La sua posizione resta chiaramente da accertare, Donelli è innocente fino a condanna definitiva. E l’arresto di oggi non mette comunque in discussione per intero l’attività svolta nelle carceri al sostegno delle persone private della libertà.

5 Dicembre 2024

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