Irma Testa mette ko Angela Carini: “Nella Nazionale italiana di boxe siamo una famiglia, tu non ne hai mai fatto parte”

Non finisce mai il caso Imane Khelif, la pugile tunisina accusata alle Olimpiadi di Parigi 2024 di essere: uomo, trans, donna ma con attributi maschili, la mente dietro i ritardi della rete ferroviaria nazionale, la responsabile del cambiamento climatico, Voldemort, Nosferatu. Poco o niente da scherzare però dalle parti della Nazionale femminile di boxe dove la tensione si è alzata dopo le parole di Angela Carini in un’intervista a Repubblica che hanno scatenato la reazione di Irma Testa, stella della selezione e campionessa del mondo.

Piccolo recap del caso Khelif, diventato molto mediatico in Italia per via dell’incontro proprio Angela Carini durante il quale la pugile azzurra  si ritirò dopo soli 46 secondi. Disse all’angolo di non aver mai sentito tanto dolore quanto quello provocato dai pugni della pugile algerina. La questione è stata strumentalizzata prima in Italia e quindi a livello mondiale, addirittura il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump appena ri-eletto ci aveva dedicato un post. È diventata una battaglia dell’ultradestra. A inizio novembre sul giornale belga Le Correspondant era comparso un articolo che tornava ad accusare Khelif di avere testicoli interni. La pugile algerina ha denunciato. Il CIO non ha mai cambiato la sua posizione, diventata motivo di scontro all’interno del mondo della boxe con International Boxing Association (IBA) che per ragioni di corruzione e di finanze non gestisce più il pugilato ai Giochi.

Le parole di Carini contro le compagne di Nazionale

Carini ha chiarito a Repubblica che sul suo conto sono state scritte molte cose false “per un giochetto giornalistico. Potevo sfruttare in qualche modo questa popolarità, anche se arrivata in maniera non gradita. Invece mi sono chiusa nella mia riservatezza”. E di non aver preso soldi dall’Iba nonostante il Presidente Umar Kremlev le avesse promesso il premio della medaglia d’oro. Se in un primo momento aveva detto di non avercela con Khelif, augurandole perfino di continuare il suo percorso ai Giochi e di vincere l’oro – come poi è andata a finire.

A questo punto, dopo alcune dichiarazioni della pugile algerina secondo la quale Carini è stata consigliata di comportarsi in quel modo, ha lamentato: “Non giudico nessuno, sarebbe bene che non lo facesse neanche Imane”. Durissime le parole che ha riservato alle compagne di Nazionale: la squadra azzurra si presentava in Francia con Irma Testa, Giordana Sorrentino, Sirine Charaabi, Alessia Mesiano e appunto Angela Carini. “Non parlerei del singolo ma dell’unità della squadra. Nessuna ha teso una mano verso di me. La cosa non mi meraviglia, loro però sanno benissimo chi è la vera Angela, una ragazza che dà battaglia sul ring senza tirarsi mai indietro. Ma non ho trovato una di loro che abbia detto una frase di incoraggiamento, è la cosa che mi ha fatto più male. Sono persone che non fanno più parte della mia vita”.

La risposta di Irma Testa ad Angela Carini

Risposta altrettanto dura di Irma Testa: la “Butterfly” di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, capitana della Nazionale femminile, prima pugile italiana di sempre ai Giochi, prima medagliata di sempre a Tokyo 2021, due volte campionessa d’Europa, campionessa del Mondo, arrivata ai Giochi da favorita ed eliminata al primo turno dalla cinese Zincun Xu con un giudizio a dir poco controverso tanto che uno dei giudici, il kazako Alisher Altayev, era stato in seguito rimosso dal torneo per corruzione. A Carini ha risposto sui social.

“Dico solo che eravamo in cinque in stanza quando siamo arrivate a Parigi, ma lei si è fatta cambiare di stanza dopo due secondo ed è andata a stare da sola. Troppo superiore per stare con noi? Non l’abbiamo mai vista, non ha mai cenato o pranzato con noi. L’unica volta in cui ha chiesto aiuto, è stato dopo il match, per farsi fare la valigia perché troppo stanca dalle interviste per rientrare nel villaggio con noi comuni mortali. Mi dispiace Angela, ti avremmo anche aiutato e forse se tu fossi stata più tempo con noi, ti avremmo evitato la brutta figura che hai fatto tu e hai fatto fare a tutta l’Italia in mondovisione. NOI della Nazionale, siamo sempre stati una famiglia, nel bene e nel male con le nostre antipatie e simpatie, se tu ne avessi fatto parte veramente, sapreste che i panni sporchi si lavano in famiglia”.

Angela Carini insegnante al Centro Sportivo di Caivano

Fino a oggi non erano trapelate notizie sull’alta tensione nella Nazionale Azzurra, anche se qualcosa si era intuito oltre al risultato molto deludente – nessuno degli otto atleti è arrivato in zona medaglie nonostante le grandi aspettative sulla buona squadra. Carini è come Testa atleta delle Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato. È stata scelta come insegnante di boxe nel centro sportivo Pino Daniele recuperato al Parco Verde di Caivano, provincia di Napoli, in un’operazione di riapertura sulla quale la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ci ha messo letteralmente la faccia. Tornerà sul ring per i campionati italiani in programma dal 3 all’8 dicembre a Seregno, in Brianza.

 

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