Il ministro smemorato

Valditara, il messaggio alla Fondazione Cecchettin in cui dimentica Turetta: “Più violenze sessuali per l’immigrazione illegale”

Politica - di Redazione

18 Novembre 2024 alle 13:44

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Valditara, il messaggio alla Fondazione Cecchettin in cui dimentica Turetta: “Più violenze sessuali per l’immigrazione illegale”

Le violenze sessuali in aumento? Numeri legati “anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale”. Sono le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, pronunciate in un videomessaggio inviato in occasione della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati.

Il contesto è dunque quello di una giornata in memoria di Giulia, la studentessa 22enne uccisa l’11 novembre 2023 e poi ritrovata senza vita dopo una settimana ai piedi di una scarpata della val Caltea: femminicidio per cui è alla sbarra da imputato reo confesso l’ex fidanzato della giovane, Filippo Turetta.

Uscita a dir poco ardita quella del ministro leghista: accostare i femminicidi all’immigrazione “illegale”, nel commentare la presentazione di una Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, vittima di un fidanzato bianco e italianissimo. Femminicidi che, basterebbe leggere semplicemente le statistiche, sono legate in larghissima parte ai contesti familiari violenti, e non alla nazionalità del killer.

Patriarcato e femminicidi secondo Valditara

Valditara non si è fermato lì. Nel suo videomessaggio il titolare del dicastero dell’Istruzione si è lanciato in una analisi sul patriarcato e sul femminicidio stesso. Sul primo Valditara parla di mera battaglia ideologia: “I genere i percorsi ideologici non mirano mai a risolvere i problemi, ma ad affermare una personale visione del mondo. E la visione ideologica è quella che vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato”, dice il ministro.

Lascia stupiti anche il commento di Valditara sui femminicidi. Un tema che per il ministro “allarma sempre di più”, ma “se una volta era frutto di una concezione proprietaria della donna, della famiglia, della moglie, oggi sembra più il frutto di un’autorità narcisistica del maschio che non sa sopportare le donne”.

Le parole di Gino Cecchettin

Diversi i toni di Gino Cecchettin, il padre di Giulia, nel presentare alla Camera la Fondazione dedicata a sua figlia. Un ente che si occuperà di “progetti di educazione all’affettività e all’amore, che erano insiti nella vita di Giulia”, ha spiegato Cecchettin, definendo la giornata odierna “un’emozione incredibile perché, a distanza di un anno dalla notizia che era mancata la mia Giulia, facciamo nascere qualcosa”.

Alla domanda se, a suo parere, fosse cambiato qualcosa a livello culturale a un anno di distanza dal femminicidio della figlia Giulia, Gino ha sottolineato che “noi ci stiamo lavorando come fondazione e penso che se siamo qui così tanti qualcosa si stia muovendo”. I pilastri dell’azione della fondazione saranno “l’educazione all’affettività, quindi formazione, e lavorare di concerto con le altre associazioni e le altre fondazioni. Noi vorremmo essere inclusivi e poi aiutare le ragazze nel loro percorso di studi dopo la tragedia immane che ci ha colpiti”.

Quanto alle parole di Giuseppe Valditara, Gino Cecchettin ha espresso un sincero stupore rispetto alle affermazioni del ministro. Alla fine dell’incontro, circondato dai microfoni ha risposto così: “Le parole del ministro? Diciamo che su alcune posizioni c’è convergenza. Ma su altre no e su quelle si dovrà lavorare“.

Pd contro il ministro

Le parole di Valdita generano un ovvio polverone politico. A scagliarsi contro il ministro sono un lungo elenco di esponenti Pd: per il senatore Dem Marco Meloni quelle di Valditara sono “parole indecenti. Strumentalizzare una tragedia – anzi l’assassinio di una ragazza per mano di un uomo che la riteneva ‘sua’ – per i propri fini ideologici, supera la soglia di ogni decenza. Oggi Valditara ha detto parole indegne di un ministro, per giunta dell’Istruzione. Mi vergogno come uomo e come rappresentante delle istituzioni”

La senatrice Sandra Zampa aggiunge che “Valditara è persino offensivo nei confronti di Giulia, vittima di un suo conterraneo, uno studente veneto. Accusare i migranti irregolari in relazione allo spaventoso numero di femminicidi in Italia copre di vergogna un esponente delle istituzioni smentito tra l’altro nelle sue insultanti parole dai dati raccolti dalla Commissione parlamentare femminicidi. Il suo intervento è carico di razzismo perché non è sostenuto da alcuna evidenza. Nel codice penale esiste l’articolo 604 relativo a discriminazione razziale che punisce il reato con il carcere e penso sia necessario approfondire anche questo aspetto della gravissima esternazione del ministro. L’odio si costruisce così. A nessuno deve essere possibile farlo tanto meno se è un importante esponente istituzionale”.

di: Redazione - 18 Novembre 2024

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