La moglie dell'anarchico Pino
È morta Licia Pinelli, aveva 96 anni
Nel 2009 al Quirinale aveva incontrato dopo decenni la vedova del commissario Calabresi, mentre nel 2015 era stata nominata dal presidente Napolitano commendatore al Merito della Repubblica
Cronaca - di Redazione Web
È morta all’età di 96 anni Licia Rognini Pinelli. La moglie di Pino, l’anarchico ucciso il 15 dicembre 1969 negli uffici della questura di Milano, è venuta a mancare all’età di 96 anni. Giuseppe Pinelli fu ucciso e poi scaraventato dalla finestra del quarto piano, dopo 48 ore di fermo. Licia si è battuta tutta la vita per la verità sulla morte di Pino. Licia lascia le figlie Silvia e Claudia.
La vedova di Pinelli, nata a Senigallia nel 1928, ha sempre pensato che Pino fosse stato ritenuto morto dai poliziotti, e fu gettato dal quarto piano della questura per inscenarne il suicidio. Riteneva inoltre che il commissario Calabresi fosse stato ucciso non per vendetta ma per farlo tacere sulle responsabilità dei suoi capi.
“Una vita spesa con dignità coerenza e coraggio in difesa del nome di Pino Cara Licia quanto ti abbiamo voluto bene. Il nostro abbraccio più forte a Silvia e Claudia Pinelli, a tutti i tuoi cari“, scrivono sui social la sezione Barona Milano dell’Anpi, citando anche una frase di Licia Pinelli: “Io sono cresciuta in una casa di cento famiglie, in viale Monza, dove c’era di tutto e potevamo essere tutto, ho fatto una scelta. Saràanche banale, ma è una scelta di vita che riguarda il modo di essere, il matrimonio, il lavoro, la verità, la politica anche“. Nel 2009 al Quirinale aveva incontrato dopo decenni la vedova del commissario Calabresi, mentre nel 2015 era stata nominata dal presidente Napolitano commendatore al Merito della Repubblica.
articolo in aggiornamento