L'indagine Swg per TgLa7
Sondaggi politici elettorali: Conte straccia Grillo nella faida nel M5s, gli elettori vogliono la coalizione col Pd
Per il 50% degli elettori intervistati il Movimento 5 Stelle dovrebbe allearsi con il Pd, il 74% sostiene l'ex Presidente del Consiglio. L'indagine SWG per il Tg La7
News - di Redazione Web
Sbilanciamento totale nella faida intestina al Movimento 5 Stelle, a uscirne vincitore secondo le proiezioni sondaggistiche è l’ex Presidente del Consiglio e “avvocato del popolo” Giuseppe Conte contro il leader e fondatore Beppe Grillo. O almeno questo è il quadro che emerge dall’ultima indagine SWG per il Tg La7 di Enrico Mentana che ha dedicato ampio spazio alle questioni che agitano i pentastellati. Nessun contraccolpo invece per la maggioranza dopo il caso Sangiuliano e la richiesta a 6 anni di carcere per il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. Il quadro dei partiti resta grossomodo invariato con il partito della premier Giorgia Meloni oltre il 30% e i dem di Elly Schlein che non riescono ad accorciare le distanze.
Il sondaggio sullo scontro Conte-Grillo nel Movimento 5 Stelle
Lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è sempre più legale oltre che politico sulla direzione che dovrebbe prendere il Movimento 5 Stelle. Per il 74% degli elettori del M5s interpellati dal sondaggio ha ragione Conte, il 14% sostiene invece Grillo. Il 4% e l’8% non prendono parti o rispondono di non sapere. Larghissimo lo scarto anche su chi si voterebbe in caso di scissione: il 68% sostiene la guida dell’ex premier, soltanto il 21% Grillo e Virginia Raggi, ex sindaca di Roma.
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Alle prossime elezioni il #M5S dovrebbe presentarsi… – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/ISTJRcXWI0
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Più nello specifico, sulle regole che il Movimento si era dato alle origini: il 22% sostiene che la regola dei due mandati dovrebbe essere mantenuta senza eccezioni, il 52% – un dato in netto rialzo rispetto al 35% del giugno 2022 – pensa che dovrebbe essere mantenuta ma con la possibilità di fare eccezioni. Per il 19% la regola dovrebbe essere abolita, il 7% non saprebbe invece cosa farne. Piuttosto esplicativo ma anche frammentato il risultato nei rapporti di forza sulla postura che il Movimento dovrebbe assumere verso il cosiddetto Campo Largo: per il 50% il M5s dovrebbe entrare in coalizione con Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra, per il 33% dovrebbe presentarsi alle prossime elezioni da solo, soltanto per il 9% dovrebbe invece presentarsi in coalizione con Pd, Avs, Azione e Italia Viva.
#M5S : in caso di scissione, chi voterebbe? – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/SOdA6FvcKL
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Gli orientamenti di voto sui partiti
Per quanto riguarda il panorama dei partiti: poche o minime le variazioni misurate rispetto ai dati raccolti lo scorso 9 settembre. Fratelli d’Italia al 30,3%, Partito Democratico al 22,8%, Movimento 5 Stelle all’11,7%, Forza Italia all’8,4%, Lega all’8,1%, Alleanza Verdi e Sinistra al 7%, Azione al 3%, Italia Viva al 2,6%, +Europa all’1,7%, Sud Chiama Nord all’1,1%, Altre liste al 3,3%, Non si esprime il 34%.
Le intenzioni di voto SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/qpOl7jum4t
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