Continua l'agonia della petroliera greca
La petroliera Sounion va a fondo con 150mila tonnellate di greggio, ma nessuno evita il disastro
Nessuno si occupa di evitare l’inabissamento della petroliera greca Sounion, colpita dagli Houthi il 21 agosto
Esteri - di Ammiraglio Vittorio Alessandro
Continua l’agonia della petroliera greca Sounion, colpita nel mar Rosso dai ribelli Houthi lo scorso 21 agosto. La nave, ancora in fiamme, continua a bruciare e rischia ormai di portare a fondo circa 150.000 tonnellate di greggio. Vani si sono rivelati i tentativi di trainare il bastimento in salvo: qualche giorno fa le società private che ne avrebbero interesse hanno desistito, dichiarando che ragioni di sicurezza ne sconsiglierebbero il rimorchio.
L’affondamento della petroliera Sounion: i danni ambientali
L’affondamento della Sounion provocherebbe un inquinamento marino di enormi proporzioni, assimilabile a quelli causati dall’incendio della piattaforma Ixtoc 1 nel Golfo del Messico nel marzo 1979 e della Deepwater Horizon nel 2010. Stando ai sinistri navali, il petrolio greggio contenuto nelle cisterne della tanker greca è infatti tre o quattro volte quello che, fuoriuscito dalla Exxon Valdez, nel 1989 inquinò il golfo di Anchorage (Alaska) sui quali scogli la petroliera americana era andata a incagliarsi. Le conseguenze di quel sinistro furono devastanti: migliaia di animali morirono soffocati dal fango oleoso che ricoprì anche i loro luoghi di riproduzione.
L’intervento internazionale per impedire il disastro della Sounion
È necessario che a muoversi sia, a questo punto, la comunità internazionale, anticipando le ingenti spese necessarie a prevenire un costo ambientale destinato, altrimenti, a risultare molto più alto. I conflitti armati, condotti da eserciti regolari o da terroristi fanatici, oltre a cancellare un gran numero di vite umane, divellono l’irripetibilità di luoghi, paesaggi, beni culturali, rari equilibri ambientali. C’è da sperare che i paesi non si dedichino soltanto alla spesa delle armi per fermare altre armi e si prodighino in fretta per impedire l’affondamento della Sounion.