Ragazzo carbonizzato

Tragedia a San Vittore: detenuto 18enne muore bruciato vivo, intrappolato dalle fiamme dell’incendio in cella

Niente da fare per la vittima, intrappolata tra le fiamme, in attesa di giudizio "Sovraffollamento di oltre il 247%, il Governo oltre al gossip dovrebbe occuparsi delle carceri". Intossicato il compagno di cella della vittima

Cronaca - di Redazione Web

6 Settembre 2024 alle 11:28

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FOTO DI REPERTORIO Foto LaPresse – Vince Paolo Gerace 15/10 /2018 – Milano (MI) Cronaca Viaggio Carcere San Vittore Nella foto Polizia carceraria davanti all’entrata del Carcere di San Vittore in occasione del viaggio delle carceri italiane
FOTO DI REPERTORIO Foto LaPresse – Vince Paolo Gerace 15/10 /2018 – Milano (MI) Cronaca Viaggio Carcere San Vittore Nella foto Polizia carceraria davanti all’entrata del Carcere di San Vittore in occasione del viaggio delle carceri italiane

Tragedia nel carcere di San Vittore a Milano. Un ragazzo di 18 anni è morto carbonizzato a causa di un incendio esploso in una cella della Casa Circondariale. A fornire alcuni dettagli della tragedia il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio. Da chiarire comunque i contorni della vicenda, in un momento di alta tensione e cronica emergenza nelle carceri italiane: dall’inizio dell’anno 2024 sono 70 i detenuti che si sono tolti la vita all’interno delle carceri italiane. Gli inquirenti sono al lavoro per chiarire i contorni del caso.

La vittima aveva origini egiziane, si chiamava Joussef Moktar Loka Baron, classe 2006, era in carcere in custodia cautelare per rapina. E quindi in attesa di giudizio. Condivideva la cella con un altro detenuto. “L’incendio sembrerebbe appiccato da loro stessi, come ormai avviene con assidua frequenza – ha dichiarato De Fazio, riferendosi ai detenuti – Non crediamo possa parlarsi di suicidio, ma è un’altra morte che si aggiunge ai 70 detenuti e ai 7 agenti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno in quello che sempre più appare come un bollettino di guerra”.

La tragedia si è consumata intorno alla mezzanotte. Gli agenti della polizia penitenziaria sono riusciti a mettere in salvo il compagno di cella della vittima che ha riportato soltanto una lieve intossicazione. Niente da fare invece per la vittima: il ragazzo è rimasto intrappolato tra le fiamme. Il rogo potrebbe essere partito dal materasso. La vittima, secondo quanto riporta Milanotoday, è stata ritrovata in bagno, dove si era forse rifugiato per sfuggire all’incendio o a prendere dell’acqua.

“A San Vittore sono letteralmente stipati 1.100 detenuti, a fronte di 445 posti disponibili, con un sovraffollamento di oltre il 247%, sorvegliati da 580 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, distribuiti su più turni e compresi gli addetti agli uffici e ai servizi vari, rispetto a un fabbisogno di almeno 700, con una scopertura del 17%. Il Governo – ha aggiunto De Fazio – oltre al gossip di questi giorni, dovrebbe occuparsi compiutamente e, se mai, versare qualche lacrima per quanto si continua a perpetrare nelle carceri. Va immediatamente deflazionata la densità detentiva, sono 15mila i detenuti oltre la capienza, necessita potenziare il Corpo di polizia penitenziaria, mancante di oltre 18mila unità, va assicurata l’assistenza sanitaria e psichiatrica, vanno rese salubri e sicure le strutture. E poi va riorganizzato l’intero sistema. Altrimenti, nostro malgrado, con necrologi quotidiani continueremo a contare le morti che non possono non avere dei responsabili, non solo morali”.

6 Settembre 2024

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