I negoziati e la mobilitazione
Israele, Biden durissimo con Netanyahu: “Non sta facendo abbastanza per l’accordo sugli ostaggi a Gaza”
Le parole del Presidente USA nel giorno dello sciopero contro il governo israeliano. Biden potrebbe presentare una proposta definitiva entro il fine settimana. "È una vergogna", l'attacco di Netanyahu ai manifestanti
Esteri - di Redazione Web
Parole dure del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden verso il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che arrivano proprio nel giorno dello sciopero generale in Israele convocato per protestare contro l’atteggiamento del premier nelle trattative sulla liberazione degli ostaggi rapiti e portati nella Striscia di Gaza da Hamas negli attacchi dello scorso 7 ottobre. Secondo Biden, Netanyahu non sta facendo abbastanza per raggiungere un accordo per cessate il fuoco a Gaza e liberazione degli ostaggi israeliani.
“No”, ha risposto seccamente il presidente americano alla domanda dei cronisti poco prima di incontrare i negoziatori statunitensi che stanno lavorando alle trattative tra Israele e Hamas. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha intanto annunciato che Biden sta valutando la possibilità di presentare alle parti una proposta definitiva di accordo entro questo fine settimana. Soltanto ieri mattina l’esercito israeliano aveva comunicato di aver recuperato i corpi di sei ostaggi: Carmel Gat, Eden Yerushalmi, Hersh Goldberg-Polin, Alexander Lobanov, Almog Sarusi e Ori Danino. L’organizzazione terrorista islamista oggi ha pubblicato un filmato con i sei ostaggi assassinati, non è chiaro quando sia stato girato.
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Il più grande sciopero contro il governo dall’esplosione della guerra
Il tribunale del lavoro israeliano ha intanto ordinato l’interruzione del primo sciopero generale indetto dall’esplosione del nuovo conflitto nella Striscia di Gaza. La mobilitazione, indetta dal principale sindacato israeliano, Histadrut, ha creato molti disagi anche perché ha coinvolto altri sindacati e l’opposizione. I manifestanti hanno bloccato il traffico su diverse autostrade. Sei persone sono state arrestate nell’ambito delle proteste a Tel Aviv. Altre 34 persone erano già state arrestate nelle manifestazioni di domenica. L’ultimo grande sciopero convocato da Histadrut risaliva al marzo 2023 contro la contestata riforma della Giustizia.
Il botta e risposta tra Netanyahu e il manifestanti
Netanyahu a sua volta aveva criticato duramente la mobilitazione. “È una vergogna – le sue parole riportate dal quotidiano Yedioth Ahronoth – È come dire a Sinwar: ‘Avete ucciso sei persone, qui noi vi sosteniamo’”. Secca la risposta del sindacato: “Il commento del primo ministro allo sciopero è un’ulteriore prova del suo distacco” dalla realtà. “L’affermazione secondo cui l’appello per il ritorno dei rapiti che muoiono a Gaza aiuterebbe Sinwar, contribuisce a far dimenticare all’opinione pubblica israeliana chi è stato colui che ha trasferito miliardi di dollari in valigie ad Hamas”. I parenti degli ostaggi, riuniti nel Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi, hanno comunque annunciato nuove proteste per stasera.