A Torino
Bambina investita mentre la madre chiedeva l’elemosina, Esmeralda morta a 2 anni dopo un giorno di agonia
L'incidente nel parcheggio dell'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Svenuta la donna alla guida dell'automobile, è stata trasportata in ospedale
Cronaca - di Redazione Web
Tragedia a Torino, dove una bambina di due anni è morta questa mattina dopo essere stata investita da un’automobile. Secondo le prime ricostruzioni la madre della piccola stava l’elemosina nel parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Una ricostruzione messa in discussione, forse la donna si era recata all’ospedale per andare a trovare un parente ricoverato. Ad ogni modo avrebbe perso di vista la piccola. Scattati subito i soccorsi, le condizioni della bambina erano apparse subito gravissime: ai medici era stato chiaro fin dal primo momento che la piccola era in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale allertati da una segnalazione.
L’incidente fatale si è consumato ieri pomeriggio, la bambina si chiamava Esmeralda. La madre, di origini rom, forse stava chiedendo l’elemosina nel parcheggio, secondo quelle prime ricostruzioni cui si accennava, quando la piccola si sarebbe liberata ed è finita sotto un’automobile che stava facendo manovre. Al volante una donna di 53 anni che, quando si è resa conto dell’accaduto, è svenuta. È stata trasportata anche lei in ospedale. La bambina è stata trasportata prima al San Giovanni Bosco e quindi al Regina Margherita in condizioni disperate.
- Bambina annegata a Caraglio, solo due maggiorenni tra i 7 accompagnatori al Bioparco: si indaga per omicidio colposo
- Neonato sbranato da pitbull a Eboli: indagata la madre di Francesco Pio con gli zii e i proprietari dei cani
- Gioca col monopattino in strada, è morta la bambina di 6 anni investita da un’auto
- Villabate, bambina di 3 anni muore in un incidente d’auto: padre alla guida senza patente e sotto effetto dell’alcol
Aveva riportato fratture alle gambe e diversi traumi al torace e all’addome, è stata ricoverata nel reparto di rianimazione. Il politrauma le ha causato un’insufficienza multiorgano e per la piccola non c’è stato niente da fare. È morta intorno all’ora di pranzo questa mattina, dopo un terzo arresto cardiaco. Al Regina Margherita è stato necessario l’intervento di carabinieri e polizia per la gestione dell’ordine pubblico: poco dopo l’accaduto, una quarantina di persone di etnia rom si sono recate nel parcheggio dell’ospedale, preoccupate per le condizioni della bambina.
Dopo la notizia della tragegia l’assessore regionale alle Politiche Sociali, giunta di centrodestra, Maurizio Marrone, aveva osservato che ”è inaccettabile consentire ai nomadi di trascinare con loro i minori nell’accattonaggio di strada”. “Siamo molto addolorati per quando accaduto alla piccola e sono in corso accertamenti, anche da parte della polizia municipale, per chiarire la dinamica di questo tragico incidente. Quello che emerge intanto è che la bambina non si trovasse in quel luogo per chiedere l’elemosina bensì per visitare con la famiglia un parente che si trova ricoverato in ospedale”, ha dichiarato all’AdnKronos l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli. ”Dispiace oltremodo che una circostanza così drammatica diventi l’occasione per una speculazione politica sull’operato dei servizi sociali della Città di Torino, che quotidianamente operano con professionalità, imparzialità e correttezza nell’esclusivo interesse di garantire il benessere delle bambine e dei bambini. L’allontanamento dei minori delle famiglie d’origine viene disposto, come noto, dall’autorità giudiziaria e i servizi sociali provvedono alla loro collocazione in contesti residenziali alternativi”.