Ruolo chiave della Turchia
Russia e Stati Uniti, mega scambio di prigionieri: liberi già oggi il giornalista Gershkovich e l’ex marine Whelan
Esteri - di Redazione
Tra Russia e Stati Uniti è in corso uno scambio di prigionieri da “record”. Le voci si rincorrono da giorni, in particolare a Mosca, a seguito del trasferimento di diversi detenuti “politici” incarcerati dal regime di Vladimir Putin.
Dalla Casa Bianca e dal Cremlino per ora non arrivano conferme, commenti o tantomeno smentite, ma i giochi sono fatti.
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Evan Gershkovich libero
Prima a parlarne apertamente è stata l’emittente Usa Fox News, che tira in ballo in particolare Evan Gershkovich, il giornalista 32enne statunitense del Wall Street Journal arrestato nel marzo del 2023 dai servizi segreti russi e condannato il 19 luglio a 16 anni di carcere per “spionaggio”.
Gli altri prigionieri coinvolti nello scambio
Gershkovich non sarebbe l’unico coinvolto. Il Moscow Times, giornale per cui Gershkovich ha lavorato in passato, ma anche l’emittente statunitense Cbs, riferisce di uno scambio di prigionieri che coinvolgerebbe 26 persone e decine di Paesi: tra le persone che potrebbero essere liberate dalle carceri russe vi sarebbero Paul Whelan e Vladimir Kara-Murza.
Vladimir Kara-Murza è stato condannato a 25 anni di prigione in Russia: il giornalista russo con cittadinanza britannica era stato arrestato nella primavera del 2022 per aver criticato l’invasione dell’Ucraina. Da alcuni giorni non vi sono più contatti con lui, segno che potrebbe esser stato trasferito dal carcere nell’ottica di uno scambio. Nessuna traccia neanche di Paul Whelan, l’ex marine statunitense arrestato nel 2018 che sta scontando 16 anni per spionaggio.
Il ruolo della Turchia
Lo scambio di prigionieri è avvenuto ad Ankara, in Turchia, un Paese che da tempo riveste un ruolo chiave di mediazione tra Russia e Occidente.
Il MIT, i servizi segreti turchi, in un comunicato hanno definito lo scambio “il più grande della storia recente”. Tutti i prigionieri rilasciati da Mosca sono arrivati all’aeroporto di Ankara utilizzando sette diversi aerei: una volta scesi sono stati spostati in una località sicura per essere sottoposti a controlli medici e di sicurezza.
Scambio di prigionieri confermato anche dalla presidenza turca. Un comunicato, citato dalla Bbc, riferisce che i detenuti provengono da Stati Uniti, Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia, Russia e Bielorussia: dieci persone, tra cui due minori, sono state trasferite in Russia, 13 detenuti in Germania e tre negli Stati Uniti.
Il comunicato conferma che il reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich e il marine americano Paul Whelan sono tra le persone rilasciate, così come il cittadino tedesco Rico Krieger, che era stato imprigionato in Bielorussia, e il politico di opposizione russo Ilya Yashin.
La contropartita richiesta da Putin
In cambio Putin potrebbe ottenere la liberazione di Vadim Krasikov, ex agente dei servizi moscoviti attualmente detenuto in Germania, dove sta scontando l’ergastolo in Germania per l’uccisione del ceceno-georgiano Zelimkhan Khangoshvili in un parco di Berlino nel 2019.
Liberazioni e scambi di prigionieri che sono anche un segnale politico: i canali diplomatici tra Russia e Occidente, in particolare gli Stati Uniti grande alleato dell’Ucraina di Volodymyr Zelensky, restano aperti nonostante la guerra in corso.