Il passo indietro
Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca, il presidente cede al pressing del partito: “Miglior decisione per gli Usa”
Esteri - di Redazione
Dopo settimane di pressioni, inviti sempre più costanti ed “autorevoli”, il vecchio Joe fa un passo indietro. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha comunicato in via ufficiale che non correrà per un bis alla Casa Bianca, un bis anche della sfida contro il suo rivale Donald Trump, già incoronato dalle primarie e dalla convention dei Repubblicani.
In una lettera rivolta alla nazione, Biden ha comunicato dunque che il prossimo 5 novembre il suo nome non sarà presente sulla scheda elettorale, ma che resterà in carica: un messaggio questo rivolto in particolare a JD Vance, indicato da Trump come suo vicepresidente, che aveva chiesto le sue dimissioni dalla Casa Bianca in caso di ritiro.
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Una mossa, quella di Biden, che arriva dopo settimane di pressing costante da parte dei “big” del Partito Democratico, dall’ex presidente Barack Obama all’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer, fino a deputati e governatori: tutti concordi, in privato, nel chiedere a Biden di fare un passo indietro.
Fatale per l’81enne Biden la tremenda deludente performance nel primo dibattito televisivo con Trump, in cui era apparso frastornato, stanco, a tratti incapace di portare avanti un discorso completo di senso compiuto: un disastro su tutta la linea. Le preoccupazioni per lo stato di salute e per l’età di Biden, fino a quel momento rimaste “nascoste”, sono deflagrate nel discorso pubblico, anche sui giornali “amici”, rendendo impossibile per Biden provare il bis per la Casa Bianca.
La lettera di Biden sul ritiro
“Nel corso degli ultimi tre anni e mezzo – scrive Biden – abbiamo fatto grandi progressi come Nazione. Poter svolgere il ruolo di presidente è stato il più grande onore della mia vita. E benché fosse la mia intenzione quella di cercare la rielezione, credo che sia nell’interesse del mio partito e del mio Paese di rinunciare a questa corsa, e di concentrarmi per il resto del mio mandato a svolgere i miei doveri di presidente”.
“Parlerò alla Nazione più tardi nel corso della settimana – continua Biden -. Permettetemi di esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno lavorato così tanto per farmi rieleggere. Voglio ringraziare la vice presidente Kamala Harris per essere stata una partner così straordinaria. E permettetemi di esprimere anche tutto il mio apprezzamento, profondo, per il popolo americano, per la fede e la fiducia che hanno posto in me”. “Credo, oggi come sempre, che non ci sia nulla che l’America non possa fare, se lo facciamo tutti insieme. Dobbiamo solo ricordarci che noi siamo gli Stati Uniti d’America”, conclude Biden.
— Joe Biden (@JoeBiden) July 21, 2024
Biden appoggia Kamala Harris
Nella sua lettera alla nazione Biden non esprime immediatamente alcun endorsement per altri candidati, anche se al momento la netta favorita appare la vice presidente Kamala Harris, che potrebbe essere indicata alla convention democratica che si terrà a Chicago dal 19 al 22 agosto.
Ma lo stesso Biden, pochi minuti dopo la comunicazione del ritiro, annuncia sul proprio profilo X il sostegno alla sua vice presidente. Nel messaggio Biden ricorda come la “primissima decisione come nominato del partito nel 2020 è stata quella di scegliere Kamala Harris come mio vicepresidente, ed è stata la migliore decisione che ho preso“. Per questo Biden offre “pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest’anno. Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo“, il messaggio al popolo democratico.
La reazione di Trump
Bastano pochi minuti a Donald Trump per reagire, come al solito con parole al veleno. Il tycoon ne ha per tutti: Biden sarà ricordato “come il peggior presidente nella storia del nostro Paese” e la sua vice Kamala Harris “sarà ancora più facile da battere“, dice il candidato dei Repubblicani durante una telefonata alla Cnn.
Poi alza la posta sul suo social Truth, sostenendo che tutti sapevano sin dall’inizio dell’inadeguatezza del leader dem a guidare il Paese: “Il disonesto Joe Biden non era idoneo a candidarsi alla presidenza, e certamente non è idoneo a servire – e non lo è mai stato! Ha raggiunto la posizione di presidente solo grazie a bugie, notizie false e senza lasciare il suo seminterrato. Tutti coloro che lo circondavano, compreso il suo medico e i media, sapevano che non era in grado di essere presidente, e non lo era“.