Le misure
Rissa alla Camera, i parlamentari colpiti dalle sanzioni: 15 giorni di sospensione a Iezzi, 4 a Donno
Le sanzioni votate dall'ufficio Presidenza della Camera. Il parapiglia esploso a Montecitorio durante i lavori sul disegno di legge sull'Autonomia Differenziata
News - di Redazione Web
Sono stati sospesi i deputati coinvolti nella rissa esplosa alla Camera due giorni fa. Il leghista Igor Iezzi è stato sospeso per 15 giorni, il massimo della sanzione. Il deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno è stato sospeso per quatto giorni. Oltre ai due, al centro del parapiglia scoppiato a Montecitorio durante i lavori sul disegno di legge sull’Autonomia Differenziata portato avanti dalla maggioranza di centrodestra, sono stati colpiti dalle misure anche altri deputati.
L’ufficio di Presidenza della Camera ha votato le sanzioni. Sette giorni ai deputati di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, Gerolamo Cangiano e Enzo Amich, per il leghista Domenico Furgiuele e per il deputato del Partito Democratico Nicola Stumpo. Sospesi per tre giorni il dem Enzo Amendola e il leghista Stefano Candiani. Due giorni di sospensione, infine, sono stati erogati a Arturo Scotto e Claudio Michele Stefanazzi del Pd.
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Cos’è successo alla Camera: la bandiera italiana e la rissa
La rissa in aula è scattata quando gli esponenti dell’opposizione hanno esposto la bandiera italiana e hanno cantato l’inno nazionale. Il deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, pugliese, è sceso dai banchi e ha offerto la bandiera tricolore al ministro degli Affari Regionali Roberto Carderoli, della Lega, promotore della legge che definisce punti e percorsi tramite cui le Regioni potranno chiedere e ottenere di gestire in proprio alcune delle materie al momento di competenza dello Stato.
L’esplosione della rissa alla Camera
Donno si è sporto verso il ministro per fargli indossare la bandiera. Sono intervenuti subito i commessi per dividerli ed è scattata la rissa. A farsi notare in particolare il parlamentare in giacca chiara, Igor Iezzi, che ha smanacciato per diversi minuti, ha provato a sferrare dei pugni. Iezzi è stato espulso dalla Camera, anche se dal video sembra non abbia mai colpito il collega pentastellato. “Ho il referto, denuncerò chi mi ha aggredito. Questi squadristi non devono entrare più in Parlamento”, ha assicurato Donno che ha incassato la solidarietà del leader del Movimento 5 Stelle, l’ex premier Giuseppe Conte, e della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.
Le reazioni di Iezzi e Donno
Iezzi non ha chiesto scusa, anzi in un’intervista alla trasmissione “La Zanzara” di Radio 24, ha rilanciato: “Cazzotto? Ho provato a darlo ma dal video si vede che non l’ho colpito. Donno ha provato ad aggredire il Ministro Calderoli, se gli avesse dato solo la bandiera non sarebbero intervenuti i commessi. Io ho avuto la mia reazione, ma si vede dai video Donno cade come una pera dieci secondi dopo che io mi sono allontanato. Non c’è stata violenza fisica, io verrò espulso dall’Aula, Donno anche ma andrebbe condannata la sua sceneggiata. Mi auguro che gli vengano dati giorni in più d’espulsione per questa sceneggiata. Daspo per quanto successo? Quanto dovrebbe durare il daspo per uno che aggredisce un ministro? Pentimento? Non l’ho colpito, è una reazione non giustificata ma causata da un motivo”.