La foto virale
Cosa vuol dire “All eyes on Rafah”: significato e traduzione dell’immagine virale su Instagram
Il post ha raggiunto quasi 40 milioni di condivisioni. E gli attacchi di Israele continuano sull'ultima città della Striscia di Gaza non invasa
News - di Redazione Web
“All Eyes on Rafah”, letteralmente “tutti gli occhi su Rafah”. E quindi: “Occhi puntati su Rafah”. È virale l’immagine – presumibilmente generata da un software di intelligenza artificiale – che sta circolando sui social di tutto il mondo. Rafah è l’ultima città nella Striscia di Gaza a non essere stata invasa dall’esercito israeliano che dopo gli attacchi di Hamas, lo scorso 7 ottobre, ha lanciato una campagna militare via aerea e via terra sull’enclave palestinese.
Da giorni proseguono gli attacchi, sempre e comunque ad altissimo costo per la popolazione civile. Domenica sera un incendio provocato da una serie di bombardamenti in un accampamento di palestinesi sfollati aveva causato la morte di almeno 45 vittime civili e quasi 200 feriti. Il premier Benjamin Netanyahu aveva parlato di “un tragico errore”. Gli attacchi sono comunque continuati. Un altro attacco, condotto martedì, aveva provocato 21 morti. I carri armati israeliani hanno preso ad avanzare nella parte centrale di Rafah. Avrebbero raggiunto la rotonda di al Awda, un importante punto di snodo nella città. Altri attacchi avrebbero colpito condomini e un ospedale da campo secondo Al Jazeera.
- Rafah, ancora attacchi israeliani sulla città: altri 20 morti dopo l’incendio nella tendopoli, Netanyahu nella bufera
- A Rafah lo schiaffo di Israele e Netanyahu all’Aia: le bombe sul campo profughi un atto di terrorismo
- Israele bombarda campo profughi di Rafah, 45 morti: per Netanyahu “un tragico incidente”
- Guerra a Gaza, la Corte internazionale di giustizia ordina a Israele di fermare l’offensiva su Rafah: Netanyahu isolato
Cosa significa “All eyes on Rafah”
E infatti l’immagine riproduce un campo profughi. A condividerla la prima volta il fotografo malese, shahv4012 (@chaa.my_), dopo il raid israeliano del 27 maggio su una tendopoli. Secondo l’esercito le vittime non sarebbero state causate direttamente dal bombardamento ma da una reazione a catena scatenata tra combustibili e munizioni. Comunque: una strage. Soltanto venerdì scorso la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) aveva ordinato a Israele di fermare l’offensiva.
La fotografia ha raggiunti quasi 39 milioni e mezzo di condivisioni. Tutte a chiedere il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Netanyahu aveva già chiarito che l’offensiva su Rafah ci sarebbe stata, nonostante i milioni di sfollati e nessun altro posto per questi dove ripararsi nella Striscia. Sui social è partita anche l’iniziativa #blockout, che punta a bloccare i profili di influencer e vip che sposano la causa israeliana. È anche un sintomo del fallimento della strategia di Israele. Secondo il ministero della Salute della Striscia nell’offensiva sono morte 36.171 persone e 81.420 sono rimaste ferite.