Il confronto
Salta il duello tv tra Meloni e Schlein. La Rai getta la spugna: non c’è la maggioranza richiesta dall’Agcom
La sfida televisiva in vista delle elezioni Europee era stata prevista nel salotto di 'Porta a Porta', trasmissione condotta da Bruno Vespa. Solo quattro delle liste rappresentate in Parlamento hanno accettato di partecipare alla 'contesa'
Politica - di Redazione Web
Salta confronto tv tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein e quello tra tutti i leader di partito in vista delle Europee. Lo comunica la Rai che, in una nota, fa sapere che “soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni – si legge nella nota – la Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti. Il Servizio Pubblico continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della Par Condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità“, conclude la nota.
Salta il duello tv tra Meloni e Schlein
A quanto apprende l’Adnkronos, sono Fdi, Pd, Italia viva e Lega le quattro liste favorevoli al confronto tv a due tra i leader. Contrari, invece, Avs, Forza Italia, M5s e Azione. Non essendo stata raggiunta la maggioranza dei gruppi presenti in Parlamento come richiesto dall’Agcom, la Rai ha comunicato che non ci sono le condizioni per svolgere quello, già in programma, tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein moderato da Bruno Vespa.
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La Rai e l’Agcom
Già in seguito all’annuncio di Bruno Vespa che avrebbe ospitato a Porta a Porta il confronto tra le due leader dei principali partiti, rispettivamente della maggioranza e dell’opposizione, sono scoppiate le polemiche in merito al tema del pluralismo dell’informazione. I contrari al ‘duello’ solitario tra Meloni e Schlein, hanno posto l’accento sul fatto che le elezioni Europee sono basate su un sistema proporzionale. Di conseguenza a tutte le forze politiche coinvolte (quantomeno quelle principali che dovrebbero superare la soglia del 4%) deve essere garantito il diritto di informare i cittadini.