A Frascati

Chef Rubio aggredito e pestato: “Spedizione sionista, io massacrato a martellate e mattonate”

Lo chef, noto per i suoi trascorsi televisivi e per le sue posizioni politiche, aggredito sotto casa. "Questi sono gli sgherri della mafia sionista. Responsabili tutti". Ha raccolto la solidarietà dei movimenti pro-Palestina

News - di Redazione Web

16 Maggio 2024 alle 12:37 - Ultimo agg. 16 Maggio 2024 alle 16:23

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FOTO DA TWITTER
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Aggredito Chef Rubio. E lui accusa: una spedizione sionista. Gabriele Rubini, chef noto per i suoi trascorsi televisivi oltre che per le sue posizioni politiche, ha denunciato un’aggressione che si è consumata nella serata di ieri a Frascati, di fronte alla casa dove vive, vicino Roma. Lo ha fatto postando sul social X le immagini del suo volto insanguinato. “Questo è quello che mi hanno fatto, mi hanno aspettato fuori casa e mi hanno massacrato di botte. Ha bloccato il cancello di casa, erano in cinque”.

“Questi sono gli sgherri della mafia sionista. Responsabili tutti”, ha scritto lo chef. L’aggressione si è consumata nel giorno in cui si commemora la Nakba, quando si commemora l’esodo palestinese di oltre 700mila persone nel maggio del 1948 dopo la dichiarazione della nascita dello Stato di Israele. In arabo significa “catastrofe”. Lo chef ha postato anche le immagini di un’automobile presa di mira, con i vetri rotti e tracce di sangue sui sedili, e un selfie dal pronto soccorso dell’ospedale con l’occhio gonfio. Oltre alle accuse dello chef, non ci sono al momento fonti di polizia che confermano la matrice.

 

Perché Rubio è stato aggredito

Rubio ha ringraziato i movimenti pro-Palestina che gli hanno offerto solidarietà. “Grazie a tutte e tutti per il sostegno. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità ebraica”. Rubini è notoriamente un attivista a favore della causa palestinese. È finito sotto inchiesta per post antisemiti e istigazione all’odio razziale nei mesi scorsi. È stato anche fermato con una tanica piena di sangue mentre si recava a un sit-it contro Israele.

Questa mattina Chef Rubio ha pubblicato ancora le immagini di un’automobile (la sua, presumibilmente) presa di mira, colpita con un martello e una pietra. Nel post ha fatto riferimento alla stessa aggressione. “Il giorno dopo, il sionismo fa ancora più schifo. Grazie alle comunità ebraiche che permettono tutto ciò, grazie alla coraggiosa spedizione punitiva dei 6 sionisti che armati come il 25 Aprile di martello hanno provato in farmi la pelle. Nice try”

Chi è Chef Rubio

Gabriele Rubini è nato a Frascati nel 1983, ex rugbysta di Serie A. Per provare a inseguire il sogno dello sport si è trasferito in Nuova Zelanda dove cominciò a lavorare in un ristorante per arrotondare le entrate del rugby. Quando è tornato in Italia si è iscritto all’Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italia fondata da Gualtiero Marchesi a Colorno. È diventato noto presso il grande pubblico con la trasmissione “Unti e Bisunti” in onda su DMAX in cui attraversava l’Italia in un viaggio per assaggiare tutte le specialità tipiche. Ha lavorato anche ad altri programmi: “I re della griglia”, “Il ricco e il povero”, “È uno sporco lavoro”, “Rubio alla ricerca del gusto perduto”, “Camionisti in trattoria”. È stato testimonial di Amnesty International Italia per i diritti umani e contro le discriminazioni. Ha pubblicato raccolte fotografiche, partecipato a missioni umanitarie di cooperazione tra Sri Lanka, Iran e Gaza.

 

La solidarietà delle associazioni pro-Palestina

“Una squadraccia sionista ha aggredito e picchiato Chef Rubio. Hanno tagliato i fili del cancello elettrico della sua casa, lo hanno aspettato e lo hanno ridotto così”, si legge in un comunicato di Potere al Popolo. “Questa è la natura dei sostenitori della ‘più grande democrazia del Medio Oriente’. Questi sono coloro che difendono il genocidio del popolo palestinese. Un nostro grande abbraccio a Chef Rubio, che da anni porta avanti un’importante lotta di controinformazione e denuncia di quello che avviene in Palestina. Ci troverai, come in questi mesi, al tuo fianco in tutte le piazze. Questo è quello che sono: servi dei servi”.

“Dalle tende contro il genocidio in Sapienza esprimiamo la nostra massima solidarietà a Chef Rubio preso di mira e aggredito poco fa da una squadraccia sionista”, si legge in un comunicato degli studenti che protestano all’università di Roma La Sapienza. “I giornali, la Crui, il governo hanno dato a noi studenti e a chi protesta per la Palestina dei violenti, degli aggressori e degli intolleranti: una falsa narrazione che prova a ribaltare una realtà più che evidente. Infatti, questi sono gli stessi soggetti che hanno manifestato sotto la bandiera dello stato terrorista e assassino israeliano lo scorso 25 aprile e che impunemente hanno lanciato petardi e barattoli, insulti e minacce di stupro contro chi, nel giorno della Liberazione manifestava per la liberazione della Palestina e contro il genocidio […] Chef Rubio si è speso tantissimo da sempre per la causa palestinese rendendosi disponibile ed esponendosi anche prima del 7 ottobre partecipando ai presidi, alle azioni di boicottaggio e andando nelle scuole e nelle università. Il terrorismo sionista agisce impunemente da decenni con la connivenza di tutte le istituzioni di questo paese che, governo dopo governo, ha continuato dandogli sostegno militare, ideologico e politico”.

 

16 Maggio 2024

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