L’accordo dopo le polemiche
Elezioni a Bari, Laforgia e Leccese divisi al voto con una promessa: “Sostegno reciproco al ballottaggio”
Politica - di Carmine Di Niro
Marciare divisi al primo turno per “ricompattarsi” poi ad un eventuale ballottaggio. Pare ormai questa la strategia del centrosinistra “largo” a Bari, dove a giugno si andrà al voto per eleggere il successore del sindaco di Antonio Decaro.
A metterlo nero su bianco, chiudendo una lunga telenovela nata a seguito delle inchieste che hanno terremotato il Partito Democratico pugliese e che hanno spinto il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte prima a rinunciare alle primarie di coalizione e poi ad uscire dalla giunta regionale di Michele Emiliano, sono stati Michele Laforgia e Vito Leccese.
- Caos Puglia, Conte brucia il candidato di Vendola e fa sbottare Schlein: “Elettori stufi”
- Fabio Romito: chi è il candidato del centrodestra favorito a Bari, il leghista fedelissimo di Salvini
- Sondaggio politico: il “caso Bari” premia i 5 Stelle, Conte “ruba” voti al Pd mentre Fratelli d’Italia sopra quota 27%
I due dovevano essere proprio gli sfidanti in ballo alle primarie di Bari: il primo sostenuto anche M5S e Convenzione, il secondo da Pd, Verdi e Azione.
Pd e M5S divisi a Bari
Laforgia e Leccese lo hanno annunciato in una nota condivisa in cui confermano “la nostra volontà di restare entrambi in campo in vista dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno. Anche se andremo divisi al primo turno, vogliamo ribadire con forza che siamo entrambi dalla stessa parte, alternativa a una destra arrogante”.
“Vogliamo precisare – proseguono Laforgia e Leccese – che il dialogo fra noi non si è mai interrotto. Che entrambi abbiamo accettato la candidatura a sindaco allo scopo non di dividere, ma di unire le forze progressiste. E che entrambi, in queste settimane, abbiamo cercato una soluzione che potesse fare sintesi delle diverse esigenze dei partiti, dei movimenti e delle associazioni che compongono il fronte progressista. Non è stato possibile e occorre prenderne atto, senza alimentare inutili recriminazioni e ponendo fine a tutte le polemiche che finiscono per aumentare le incertezze e il disorientamento nel nostro elettorato. Dobbiamo tornare a parlare della città, del suo futuro e delle nostre proposte per i prossimi cinque anni di governo“.
L’accordo Leccese-Laforgia al ballottaggio
I due candidati annunciano quindi che “anche se andremo divisi al primo turno, vogliamo ribadire con forza che siamo entrambi dalla stessa parte, alternativa a una destra arrogante, priva di argomenti, retrograda in materia di diritti, giustizia sociale e ambientale. Una destra a trazione leghista, che con lo scellerato progetto di autonomia differenziata mortifica i territori e le comunità del sud del nostro Paese“.
Ma soprattutto nella nota i due annunciando il “sostegno reciproco in caso di ballottaggio” e “qualora uno fra noi venga eletto sindaco, la disponibilità a costruire una squadra di governo che valorizzi le esperienze e le competenze di entrambi gli schieramenti”.
Laforgia e Leccese si sono spesi inoltre per proporre alle forze politiche che sostengono le rispettive candidature a sindaco “un patto che preveda l’impegno comune a garantire la trasparenza di tutte le liste”.