Le elezioni
Marco Marsilio: chi è il candidato del centrodestra per la regione Abruzzo
È il governatore uscente e sarà l'esponente di tutti i partiti della maggioranza di governo. A sfidarlo Luciano D'Amico, sostenuto dal centrosinistra (Pd, M5S, Azione, Italia Viva). La scommessa, dopo la vittoria in Sardegna, del campo largo
Politica - di Redazione Web
La settimana (post) elettorale in Sardegna si è appena conclusa, con non poche tensioni visto che la destra potrebbe richiedere il riconteggio, e un’altra sta per arrivare. Domenica prossima, il 10 marzo, si vota in Abruzzo, altra Regione attualmente governata dalla coalizione di destra-centro. A differenza della Regione Sardegna, dove il presidente sardo-leghista Christian Solinas è stato sostituito per lasciare il posto al sindaco di Cagliari Paolo Truzzu (sconfitto da Alessandra Todde), il presidente uscente Marco Marsilio di Fratelli d’Italia è di nuovo candidato. A sfidarlo ci sarà Luciano D’Amico, professore ordinario di economia aziendale all’Università degli Studi di Teramo, di cui è stato anche rettore. D’Amico è sostenuto dal “Patto per l’Abruzzo”, campo ultra largo che tiene eccezionalmente insieme Pd, M5s, Azione e Italia viva.
Elezioni regionali in Abruzzo: il candidato del centrodestra contro il campo largo della sinistra
L’ex Terzo polo alleato dei 5 stelle è senz’altro un’anomalia, anche se Carlo Calenda, leader di Azione, ha detto nei giorni scorsi che, dopo il risultato elettorale in Sardegna, il suo partito non andrà mai più da solo e che con Giuseppe Conte bisogna parlarci. “Alle Regionali correre da soli, pur con un progetto come è successo in Sardegna e in Lombardia con Letizia Moratti, non è fattibile e non lo faremo più. Perché per un candidato terzo sono improponibili”, ha detto il leader di Azione in un’intervista a Huffington Post: “Anche per questo in Abruzzo siamo all’interno di una coalizione larga, con un candidato di grande competenza, per il quale ci stiamo spendendo molto. Stiamo facendo un ragionamento anche in Basilicata, solo che lì non si capisce niente”. Una autentica rivoluzione dopo anni passati a descrivere il M5s come un partito di “scappati di casa”.
Chi è Marco Marsilio
Da destra, Marsilio invita alla calma, spiega che non c’è correlazione fra la Sardegna e l’Abruzzo, ma nel Pd l’entusiasmo è incontenibile. L’effetto Todde viene avvistato ovunque. Per questo il partito di Elly Schlein vorrebbe ripetere l’alleanza anche in Basilicata alle elezioni regionali del 21 e 22 aprile. Certo, in quest’ultimo caso ci sono molti problemi. Il Pd dovrebbe rinunciare alla candidatura dell’imprenditore Angelo Chiorazzo, fortemente voluto dall’ex ministro della Sanità Roberto Speranza, ma sgradito al resto della possibile coalizione. Sabato scorso, il 2 marzo, era stata convocata la direzione regionale del Pd della Basilicata, che avrebbe dovuto trovare una soluzione, alla presenza del responsabile nazionale Organizzazione del Pd Igor Taruffi e del responsabile nazionale Enti locali Davide Baruffi, ma la riunione è finita in rissa. Taruffi, durante la discussione, è stato invitato anche a tornarsene a Bologna dai presenti.
Elezioni in Abruzzo: la scelta di Marsilio dopo la disfatta in Sardegna
Nato a Roma nel 1968, Marco Marsilio ha iniziato a militare tra i giovani di Azione, ovvero nelle ‘giovanili’ di Alleanza Nazionale. Di origini abruzzesi, Marsilio ha vissuto nella capitale dove ha conseguito, alla Sapienza, una laurea in filosofia. Dopo essere stato eletto Consigliere comunale in Campidoglio (dal 1997 al 2008), Marsilio è stato prima deputato e poi senatore, rispettivamente dal 2008 al 213 e dal 2018 al 2019, prima di lasciare il Parlamento per la presidenza della Regione Abruzzo.