Fine vita
Cos’è l’eutanasia di coppia, la scelta dell’ex premier olandese van Agt e della moglie: “Morti mano nella mano”
Van Agt era stato premier dal 1977 al 1982, leader del Partito d'Appello Cristiano-Democratico. Dopo l'addio alla politica aveva assunto posizioni sempre più progressiste. La coppia stava insieme da 66 anni, avevano 93 anni
Esteri - di Redazione Web

Dries van Agt ed Eugenia van Agt-Krekelberg sono morti “insieme e mano nella mano”. Hanno scelto così, marito e moglie: l’eutanasia di coppia, lunedì scorso. A dare la notizia l’associazione “The Right Forum” fondata dallo stesso van Agt. Notizia oltremodo rilevante considerato che van Agt era stato dal 1977 al 1982 primo ministro dei Paesi Bassi e che alla fine del suo incarico era rimasto per lungo tempo attivo in politica.
Dries van Agt ed Eugenia van Agt-Krekelberg avevano entrambi 93 anni, da tempo erano gravemente malati. Van Agt era stato il primo leader del Partito d’Appello Cristiano-Democratico. Ha fatto ricorso alla pratica nonostante la sua fede cattolica: aveva assunto posizioni sempre più progressiste dopo aver abbandonato la politica. Era considerato il padre coffee shop. Van Agt aveva lasciato il suo partito nel 2017 per l’approccio del suo partito nei confronti di Israele e dei palestinesi – l’associazione Rights Forum fondata nel 2009 è un gruppo filo-palestinese.
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Dal 2019 era in condizioni di salute fragili: aveva avuto un’emorragia cerebrale mentre teneva un discorso a un evento di commemorazione dei palestinesi. Non si era più ripreso. “Non potevano stare l’uno senza l’altro”, ha commentato il regista Gerard Jonkman, amico della coppia che aveva avuto nel corso della relazione tre figli e sette nipoti. Erano sposati da 66 anni. Stando ai dati ufficiali le statistiche della pratica non sono ancora molto alte ma fanno registrare una tendenza in crescita negli ultimi anni.
Come funziona l’eutanasia
Sia l’eutanasia che il suicidio assistito sono legali nei Paesi Bassi dal 2022. Vi si può accedere a partire da sei condizioni tra cui sofferenza insopportabile, nessuna prospettiva di sollievo, desiderio di morte indipendente e di lunga data comprovata da specialisti. La maggior parte dei casi viene eseguita dal medico di famiglia a casa. Stando ai dati della Regional Euthanasia Review Committees nel 2022 vi hanno fatto ricorso 8.720 persone, il 5,1 per cento di tutti i decessi nell’anno.
Cos’è l’eutanasia di coppia
L’eutanasia di coppia è una pratica piuttosto rara. È stata eseguita per la prima volta nel 2020, alla fine dell’anno si contavano 26 casi, 13 coppie. L’anno successivo il dato salì a 32 e a 58 nel 2022. La portavoce di “Expertisecentrum Euthanasie” Elke Stewart ha dichiarato al Guardian come le richieste di eutanasia di coppia siano testate individualmente, ovvero separatamente, e dietro requisiti molto stretti e severi. “È un puro caso che due persone soffrano in modo insopportabile allo stesso tempo senza alcuna prospettiva di sollievo – ha detto al quotidiano britannico – e che entrambe desiderino l’eutanasia”. Ogni richiesta viene analizzata e valutata da due specialisti indipendenti.
La polemica in Emilia Romagna
La notizia dall’Olanda arriva mentre è esploso in Emilia Romagna il caso sulla delibera della Regione in cui si garantisce il suicidio assistito in 42 giorni tra richiesta ed esecuzione. Polemica perché la delibera ha di fatto scavalcato il voto dell’aula previsto per domani. Contrari sia le opposizioni che l’associazione Coscioni. Il suicidio assistito in Italia è fermo alla sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019 sul caso dj Fabo-Cappato: quella che detta quattro requisiti per accedervi. Bocciata lo scorso dicembre la proposta di legge sul fine vita in Veneto. La norma è tornata alla Camera presentata da Luana Zanella, la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra. La Corte Costituzionale ha invitato già in passato il Parlamento a legiferare sul tema.