Il Consiglio Ue
Guerra in Ucraina, l’Europa sblocca i 50 miliardi di aiuti per Kiev: Meloni si intesta il sì dell’Ungheria di Orban
Esteri - di Carmine Di Niro
L’Ucraina otterrà 50 miliardi di euro dall’Unione Europea. Il Consiglio europeo straordinario in corso a Bruxelles ha infatti approvato nuovi aiuti a Kiev per fare fronte nei prossimi mesi al conflitto in corso ormai dal febbraio 2022 contro l’esercito russo.
Tutti i 27 capi di Stato e di governo, come riferito dal Consiglio Europeo Charles Michel, hanno votato a favore degli aiuti al Paese di Volodymyr Zelensky. “Abbiamo un accordo. Tutti i 27 leader hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo di 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. In questo modo si garantisce un finanziamento costante, a lungo termine e prevedibile per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità del sostegno all’Ucraina”, ha detto Michel annunciando l’accordo.
We have a deal. #Unity
All 27 leaders agreed on an additional €50 billion support package for Ukraine within the EU budget.
This locks in steadfast, long-term, predictable funding for #Ukraine.
EU is taking leadership & responsibility in support for Ukraine; we know what is…
— Charles Michel (@CharlesMichel) February 1, 2024
Orban vota a favore: il ruolo di Meloni e il ricatto
Tra questi dunque anche Viktor Orbán, il primo ministro ungherese da sempre vicino alla Russia e a Vladimir Putin che a dicembre aveva messo il veto sullo stesso punto.
È probabile, anche se non certo, che in cambio del voto favorevole il leader ungherese abbia ottenuto una contropartita: nei giorni scorsi si parlava in particolare dello sblocco di fondi europei sospesi per le violazioni dello stato di diritto a Budapest, che Orban ha trasformato nel corso degli anni in un Paese semi-autoritario.
Da Palazzo Chigi filtra “grande soddisfazione” per l’accordo raggiunto in Consiglio europeo straordinario. Il Governo italiano, sottolineano fonti della Presidenza del Consiglio, “ha avuto un ruolo di primo piano e Giorgia Meloni è stata protagonista in prima persona delle mediazioni che hanno consentito di arrivare alla soluzione che ha messo d’accordo tutti. La presidente del Consiglio ha avviato la sua opera diplomatica già mesi fa, con colloqui e incontri che hanno coinvolto anche i ministri e gli sherpa, e l’ha intensificata a partire dal Consiglio europeo di dicembre, con un impegno che ha avuto il suo picco nell’ultima settimana”.
Cosa c’è nel pacchetto di aiuti per Kiev
A permettere lo sblocco dell’impasse la formula messa nero su bianco per consentire i finanziamenti a Kiev. “Sulla base del rapporto annuale della Commissione sull’attuazione del pacchetto di aiuti per l’Ucraina, il Consiglio Europeo terrà un dibattito annuale sull’attuazione stessa con l’obiettivo di dare una guida. Se necessario, fra due anni il Consiglio Europeo inviterà la Commissione a presentare una proposta di revisione nel contesto della revisione del bilancio comunitario“, si legge in un paragrafo delle conclusioni del vertice Ue.
Il primo ministro ucraino Denys Shmygal ha ovviamente apprezzato l’accordo raggiunto a Bruxelles. “Ognuno dei vostri voti è un contributo significativo alla nostra vittoria comune“, ha dichiarato Shmygal in un messaggio sui social media, ringraziando gli Stati membri e aggiungendo che l’accordo è una dimostrazione di “solidarietà” e “unità” nel blocco dei 27 membri.
A ruota sono arriva le parole di Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino. “Grazie a Charles Michel e ai leader dell’Ue per aver istituito lo Strumento per l’Ucraina da 50 miliardi di euro per il periodo 2024-2027. È molto importante che la decisione sia stata presa da tutti i 27 leader, il che dimostra ancora una volta la forte unità dell’Ue“, ha scritto sui social. “Il continuo sostegno finanziario dell’Ue all’Ucraina rafforzerà la stabilità economica e finanziaria a lungo termine“, aggiunge Zelensky, “che non è meno importante dell’assistenza militare e della pressione delle sanzioni sulla Russia“.