60% di morti in più

Quale è la prima emergenza italiana: tutti i dati del 2023

2271 morti in un anno sono l’immagine di un delitto che l’Italia si porterà sulla coscienza per almeno un secolo

Editoriali - di Piero Sansonetti

24 Dicembre 2023 alle 12:00

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Quale è la prima emergenza italiana: tutti i dati del 2023

Quest’anno sono morti in mare 2271 naufraghi. Cioè il 60 per cento più di quelli che erano morti nel 2022. In cifra assoluta 858 in più. Questa è la cifra accertata. Terrificante. Sicuramente i morti sono molti di più.

Perché il calcolo dei dispersi è sempre per difetto e perché esistono decine e decine di naufragi di piccole barche che sfuggono a ogni controllo e noi non ne sappiamo niente. E’ molto probabile che i morti siano più di tremila. Circa dieci volte di più di tutti gli omicidi volontari che vengono commessi in Italia in un anno.

Per capirci: la mafia – che giustamente è considerata una grande emergenza – uccide una quarantina di persone all’anno. Poi ci sono 100 o 150 femminicidi. E poi altri cento omicidi per svariati motivi. In mare, per omissione di soccorso, muoiono dieci volte di più di tutti questi. E il numero dei bambini uccisi dal mancato soccorso è cento volte superiore a tutti gli infanticidi.

Se i numeri hanno un valore possiamo dire che l’emergenza naufraghi è dieci volte superiore. E vuol dire anche che dobbiamo chiamarla così: emergenza naufraghi. Non c’è un’emergenza sbarchi. Se sbarcano vivi bisogna essere contenti e attrezzarsi per accoglierli in modo civile. Ma l’emergenza non è quella di frenare gli sbarchi è quella di frenare il numero dei morti.

E’ la principale emergenza del paese. Nessuna altra emergenza è cresciuta in un anno del 60 per cento. Neppure l’inflazione. E purtroppo di questa emergenza la politica non si occupa. Il governo fa di tutto per aggravarla, con decreti demenziali come quello che ostacola i soccorsi delle Ong. Un decreto omicida. L’opposizione è presa più dalla sorte del sottosegretario Delmastro o dai quadri di Sgarbi che dal problema migranti.

C’è un solo modo per affrontarlo. Decuplicare i mezzi di soccorso. Quelli della Guardia Costiera, della Marina e quelli delle Ong. Le Ong vanno incoraggiate in tutti i modi e finanziate. 2271 morti in un anno sono l’immagine di un delitto che l’Italia si porterà sulla coscienza per almeno un secolo.

24 Dicembre 2023

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