Il Rapporto di Migrantes

Migranti, più morti ma l’Ue sempre più blindata

Al 30 ottobre i migranti morti e dispersi nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno erano ormai 2.186: quasi 800 in più di quelli registrati in tutto il 2022.

Cronaca - di Redazione

14 Dicembre 2023 alle 16:00

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Migranti, più morti ma l’Ue sempre più blindata

Migrare non è una passione per crocieristi, come direbbe Salvini, ma la necessità di sfuggire alla morte.

Oggi 114 milioni di persone (un abitante della Terra su 71 e, in cifra assoluta, sei milioni in più rispetto al 2022) non sono state libere di scegliere se restare a causa di situazioni di crisi economica o sociale e le difficoltà nel procurarsi cibo ed acqua, mentre si è sempre meno capaci, a livello globale, di gestire processi di pace e non lo si è ancora abbastanza nella salvaguardia del pianeta.

È quanto emerge da Il diritto d’asilo. Report 2023. Liberi di scegliere se migrare o restare? (Tau Editri-ce 2023, p. 400), settima edizione del rapporto che la Fondazione Migrantes dedica al “mondo” dei rifugiati e delle migrazioni forzate.

Dall’1 gennaio al 31 luglio 2023 – racconta il dossier – le navi gestite da organizzazioni della società civile, ricorda il dossier, sono intervenute in eventi Sar che hanno portato in salvo in Italia 3.777 rifugiati e migranti: il dato supera appena il 4% di tutti quelli che nel periodo sono sbarcati in Italia (89.157) fra eventi Sar in mare e sbarchi autonomi; se si guarda ai soli eventi Sar, la percentuale non raggiunge il 6%.

In tutto il 2022 i rifugiati e migranti arrivati in Italia grazie a un soccorso in mare effettuato da Ong erano stati 12.005, l’11% di tutte le persone sbarcate e il 21% di quelle sbarcate dopo eventi Sar. “I battelli di salvataggio delle Ong hanno subito quest’anno ostacoli e direttive senza precedenti”, afferma Fondazione Migrantes.

Eppure, “malgrado queste azioni di dissuasione e deterrenza in mare, le persone continuano a partire da Libia e Tunisia, e a sbarcare in Italia. Perché? Perché i soccorsi delle Ong non sono un pull factor”. Ma intanto, al 30 ottobre i migranti morti e dispersi nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno erano ormai 2.186: quasi 800 in più di quelli registrati in tutto il 2022.

Invasione? Niente affatto: di 110 milioni di persone in fuga, circa 35 milioni si trovano nel 2023 fuori dei confini del proprio Paese, alla ricerca di protezione e sicurezza. La maggior parte, circa il 70%, rimane in Paesi confinanti, e solo una piccola parte viaggia verso l’Europa, dove sono stati 500 mila gli ingressi irregolari tra il 2022 e il 2023, a fronte di più di un milione le richieste d’asilo presentate nello stesso periodo.

“Le politiche europee e del nostro Paese – si sottolinea nel rapporto – stanno facendo di tutto per limitare l’ingresso a chi è in cerca di protezione. Benché esso sia tutelato da stringenti convenzioni internazionali, si accumulano le nuove norme che rendono più difficile sia l’accesso al territorio sia la possibilità, per chi ce l’ha fatta ad arrivare, di essere realmente riconosciuto e preso in carico”. Insomma, aumentano i morti, ma l’Europa dei muri è sempre più sorda e blindata.

di: Redazione - 14 Dicembre 2023

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