Le parole del ministro

Crosetto riapre il fronte con la magistratura: “Corrente vuole fermare Meloni, opposizione giudiziaria unico rischio per questo governo”

Il ministro della difesa al Corriere della Sera: "Questo governo può essere messo a rischio solo da una fazione antagonista che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria. Non mi sorprenderebbe, da qui alle Europee, che si apra una stagione di attacchi su tale fronte"

Giustizia - di Redazione Web

26 Novembre 2023 alle 22:00 - Ultimo agg. 26 Novembre 2023 alle 22:02

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Foto Roberto Monaldo / LaPresse 02-06-2023 Roma Politica Festa della Repubblica – Rivista militare Nella foto Guido Crosetto, Giorgia Meloni 02-06-2023 Rome (Italy) Politics Republic day – Military parade In the pic Guido Crosetto, Giorgia Meloni
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 02-06-2023 Roma Politica Festa della Repubblica – Rivista militare Nella foto Guido Crosetto, Giorgia Meloni 02-06-2023 Rome (Italy) Politics Republic day – Military parade In the pic Guido Crosetto, Giorgia Meloni

Il governo Meloni riapre la guerra alla magistratura. “Questo governo può essere messo a rischio solo da una fazione antagonista che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria. Non mi sorprenderebbe, da qui alle Europee, che si apra una stagione di attacchi su tale fronte”, ha dichiarato in un’intervista a Il Corriere della Sera il ministro della Difesa Guido Crosetto. Accuse scaturite da retroscena, sorta di voci di corridoio captate in qualche modo dal ministro e appena circostanziate.

Crosetto è appena tornato da Gerusalemme, dove ha incontrato il suo omologo israeliano Yoav Gallant. Ha parlato della pausa umanitaria e della liberazione degli ostaggi come di una vittoria di un ampio fronte che include anche l’Italia – anche se la tregua è stata mediata da Qatar con l’accondiscendenza degli Stati Uniti, in verità.

La riapertura del fronte con la magistratura è piuttosto clamorosa alla vigilia della campagna elettorale per le elezioni europee del giugno del 2023, banco di prova per tutti i partiti – la legge elettorale è proporzionale. “A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese, mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee …”

Il fronte con la magistratura

Accuse piuttosto enigmatiche. Non è ancora successo nulla, già si indica il responsabile. Si vedrà nei prossimi tempi evidentemente. Lo scorso luglio il fronte era stato inaugurato da una nota di Palazzo Chigi dopo l’esplosione dei casi Delmastro e Santanché. “Lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso di inaugurare anzitempo la campagna per le elezioni europee“. Era stata immediata la replica dell’Associazione Nazionale Magistrati.

“Non è più l’Anm a essere accusata di interferenza – aveva replicato il presidente Giuseppe Santalucia – , ma la magistratura nell’esercizio delle sue funzioni. Dopo l’indagine sulla ministra Santanchè e dopo la notizia che un gip ha esercitato una prerogativa del codice è stata una nota di Palazzo Chigi di non meglio precisate fonti governative che ha accusato una parte della magistratura di schierarsi faziosamente nello scontro politico. Un’accusa pesantissima che colpisce al cuore la magistratura. Un attacco ancora più insidioso perché lasciato a fonti anonime di Chigi. Quello con la politica è uno scontro che stiamo subendo e che si è innalzato senza che noi si sia fatto nulla”.

Le reazioni

“È fuorviante la rappresentazione di una magistratura che rema contro e che possa farsi opposizione politico-partitica”, ha dichiarato in merito alle dichiarazioni di Crosetto il Presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia durante l’assemblea degli iscritti dell’Associazione alla Cassazione. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte su Facebook ha attaccato: “Dopo la brigata Wagner, i benzinai e la Corte dei Conti ora i nuovi nemici dell’azione di governo sono diventati i magistrati. L’accusa mossa è gravissima e un ministro della Repubblica ‘responsabile’ non può non rendersene conto”.

L’ex Presidente del Consiglio e leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Se il ministro della Difesa dice certe cose, sicuramente non parla a caso e il suo ragionamento va preso sul serio. Il problema di Crosetto però non sono i giustizialisti di sinistra che subito lo attaccano a testa bassa. No, il Ministro ha un problema grande come una casa nella sua coalizione”. Per il leader di Azione Carlo Calenda: “Un ministro non può riferire di complotti di magistrati senza denunciarli in modo specifico e circostanziato. Non siamo al bar dello sport”.

Lunga la nota dello stesso ministro Crosetto, dopo le numerose reazioni arrivate in giornata: “Mi stupisco dello stupore suscitato dalla mia intervista. Leggo commenti indignati di alcuni magistrati, come il presidente dell’Anm Santalucia, che dice che loro ‘non fanno opposizione politica’, o dell’opposizione che sostiene che ‘minaccio’ i giudici. Curioso e surreale. Intanto perché tutto ho fatto, tranne che minacciare o delegittimare qualcuno. Ma poi, davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte (non certo tutta, ripeto) della magistratura? Penso proprio di no”.

“Veramente dopo quanto ha raccontato (non e mai smentito) Palamara, qualcuno si stupisce di un mio passaggio, peraltro incidentale, in una lunga intervista che verteva su altro? Ho fatto quel passaggio non superficialmente, non a cuor leggero, con l’amarezza di chi crede nelle istituzioni ed ha fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura e che quindi si sente indignato qualora fosse vero quanto gli è stato riferito”. Crosetto si è detto disponibile a riferire in Aula sulle sue dichiarazioni. “Tra l’altro, mi sono premurato anche di comunicare anche ad altri le notizie che mi erano state riferite (da persone credibili) e che ritenevo gravi, ove e se confermate. Ho visto che alcuni parlamentari, come Della Vedova, mi invitano anche a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto”.

26 Novembre 2023

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