Le devastazioni
Ecatombe in Libia, almeno 3mila morti e 10mila dispersi per la tempesta Daniel: Derna spazzata via dall’acqua
Esteri - di Carmine Di Niro

Un quarto della città di Derna, nella Libia dell’est, la Cirenaica governata dal maresciallo Khalifa Haftar, non esiste più: è stata spazzata via dalle inondazioni provocate dalla tempesta Daniel che, dopo la Grecia, ha colpito il Paese nordafricano. Il bilancio è gravissimo e fa ‘impallidire’ quello altrettanto drammatico del vicino Marocco devastato da un terremoto che ha sfiorati la magnitudo sette: secondo il ministro della Sanità del governo libico dell’Est, Othman Abdul Jalil, che ne ha parlato all’agenzia di stampa turca Anadolu, i morti sarebbero già oltre tremila, secondo i primi bilanci sulle distruzioni causate dal passaggio della tempesta Daniel.
Ancora più allarmanti i numeri relativi ai dispersi. Parlando ai giornalisti in collegamento video da Tunisi, Tamer Ramadan, della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha spiegato che “dalle nostre fonti di informazione indipendenti finora il numero delle persone scomparse ha raggiunto le 10.000 persone”.
Si prevede che il bilancio delle vittime aumenterà drammaticamente, con migliaia di persone scomparse, ha avvertito oggi l’organizzazione: “Il bilancio delle vittime è enorme e potrebbe raggiungere le migliaia“, ha aggiunto Ramadan durante un briefing Onu a Ginevra.
Les images de #Derna sur la côte nord-est de #Libye sont hallucinantes.
On dirait qu’il y a eu un séisme alors qu’il s’agit d’inondation.
L’eau semble avoir atteint le 3ème niveau soit près de 8/10m.
Le traitement médiatique est très faible, disproportionné par rapport au Maroc. pic.twitter.com/mJ6iar6OFv— Meteo60 (@meteo60) September 12, 2023
Alla violenza della tempesta Daniel si è aggiunta la scarsa resistenza e qualità delle abitazioni libiche, non costruire per resistere a venti e piogge così devastanti, ma soprattutto il crollo di due dighe nell’Est del Paese, di fatto due invasi a monte della città: il loro crollo avrebbe provocato la “liberazione” di oltre 33 milioni di metri cubi d’acqua che sono andate a travolgere parte dell’abitato di Derna, città da 100mila residenti che si affaccia sul Mediterraneo, e di Bayda, a poche decine di chilometri da Derna.
Il delegato governativo responsabile della regione orientale del Paese, Osama Hammad, ha dichiarato lo stato di emergenza mentre il portavoce dell’Esercito nazionale libico, Ahmed Mismari, ha definito “catastrofica” la situazione, raccontando in una conferenza stampa andata in onda sui canali locali che a Derna l’uragano ha “spazzato via i palazzi trascinando con sé i loro residenti”.
Derna, già al centro di una furiosa battaglia tra i miliziani dell’Isis, che la conquistarono nel 2014, e le truppe fedeli al colonnello Haftar, che ne riottennero il controllo a carissimo prezzo soltanto quattro anni dopo e con furenti battaglie, in alcune parte somiglia ad una città fantasma: le comunicazioni sono bloccate, manca energia elettrica e acqua potabile, i cadaveri dei cittadini galleggiano in strada ma a decine sono stati travolti dall’acqua e trasportati fino al Mediterraneo.
The scene of the city after the flood in Derna.#Libya #Flood #derna https://t.co/u1VTAQP28T pic.twitter.com/DdjrGkIncA
— JournoTurk (@journoturk) September 11, 2023
“Sono tornato da Derna. È un disastro. Corpi giacciono ovunque: nel mare, nelle valli, sotto gli edifici“, ha detto telefonicamente a Reuters Hichem Chkiouat, ministro dell’aviazione civile e membro del comitato di emergenza. “Il numero dei corpi recuperati a Derna supera i mille“, ha detto. Si aspetta che il bilancio finale sarà “davvero, davvero grande“. “Non esagero quando dico che il 25% della città è scomparso. Moltissimi edifici sono crollati“, ha aggiunto il ministro.
Una situazione gravissima e che rischia di peggiorare quando arriveranno notizie e primi bilanci dai villaggi minori alla periferia di Derna, dove ampie aree desertiche risultano inondate.
The moment of flood hits Derna in Libya. #Flood #Libya #Derna pic.twitter.com/VUTIVZfVjW
— JournoTurk (@journoturk) September 11, 2023
L’Europa si è detta “pronta ad aiutare le persone colpite da questa calamità” tramite il suo presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Sulla Libia si è soffermato anche l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell. “Siamo rattristati dalle immagini di devastazione in #Libia, devastata da condizioni meteorologiche estreme che hanno causato la tragica perdita di molte vite. L’Ue segue da vicino la situazione ed è pronta a fornire il proprio sostegno“, ha scritto in un tweet.
Soccorsi che però faticano ad arrivare: in parte per le condizioni avverse e lo stato delle strade disastroso, in parte per la complicata situazione politica nel Paese, con la spaccatura tra i governi contrapposti di Tripoli e Bengasi che senza dubbio non facilita le operazioni di aiuto. In ogni caso il governo di Tripoli ha già inviato aiuti alla città di Derna, con almeno un volo di soccorso in partenza dalla città occidentale di Misurata: a bordo 14 tonnellate di rifornimenti, farmaci, attrezzature, sacchi per cadaveri e 87 medici e paramedici ed è diretto a Bengasi, ha scritto su X il capo del governo libico di unità nazionale Abdulhamid al-Dbeibah.