La lettera dei miliardari

La richiesta dei milionari per salvare il mondo: “Tassate noi ricchi”

“La povertà estrema aumenta, la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi minaccia la stabilità politica. Il G20 intervenga!”, scrivono 300 milionari, economisti e politici nell’appello promosso da Oxfam.

Editoriali - di Umberto De Giovannangeli

7 Settembre 2023 alle 11:30 - Ultimo agg. 7 Settembre 2023 alle 12:02

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La richiesta dei milionari per salvare il mondo: “Tassate noi ricchi”

Tassare i super ricchi. È cosa buona e giusta. Per rendere il mondo più vivibile e molto, molto meno diseguale. Nell’ultimo decennio i miliardari del pianeta hanno più che raddoppiato i propri patrimoni, passati da 5.600 a 11.800 miliardi di dollari. Eppure, su scala globale, per ogni dollaro di gettito fiscale solo 4 centesimi provengono da imposte patrimoniali e con le regole attuali metà dei milionari del mondo non sarà assoggettata ad alcuna imposta di successione, potendo trasferire, esentasse, una ricchezza pari a 5 mila miliardi di dollari ai propri eredi.

Uno scenario di disarmante ingiustizia da cui prende le mosse l’appello ai leader del G20 – che si riuniranno in India i prossimi 9 e 10 settembre – lanciato con una lettera aperta firmata da quasi 300 milionari, economisti di fama mondiale e rappresentanti politici di quasi tutti i Paesi del G20, promossa da Oxfam, Patriotic Millionaires, Institute for Policy Studies, Earth 4 All e Millionaires for Humanity. Centrale nel testo la richiesta urgente perché venga raggiunto al più presto un nuovo accordo internazionale sulla tassazione dei grandi patrimoni, con l’obiettivo di “impedire che l’esorbitante concentrazione di ricchezza comprometta il nostro futuro comune”, mentre sempre più persone in tutto il mondo “chiedono a gran voce un cambiamento” che renda più inclusive le nostre economie e più eque, dinamiche e coese le nostre società.

 

“Tassando gli ultra-ricchi si possono trovare le risorse necessarie per affrontare le grandi sfide del nostro tempo”. L’estrema concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi rappresenta “un disastro economico per l’ambiente e per il rispetto dei diritti umani che minaccia la stabilità politica in tutto il mondo – continua la lettera – (…) Decenni di riduzione delle tasse per i più ricchi, basata sulla falsa promessa che della ricchezza ai vertici avremmo beneficiato tutti, hanno contribuito ad acuire le disuguaglianze, portandole a livelli allarmanti”. Da qui la richiesta che il G20 agisca subito e intervenga per aumentare il prelievo sugli individui più ricchi. Un intervento che aumenti l’equità dei sistemi fiscali e che generi risorse indispensabili ad affrontare le enormi minacce globali che ci troviamo davanti.

“Per la prima volta da decenni, – sottolineano i firmatari – la povertà estrema è in aumento e quasi due miliardi di persone vivono in Paesi in cui l’inflazione ha superato la crescita dei salari. Inoltre, si sta rapidamente esaurendo il tempo a disposizione per gli Stati per effettuare gli investimenti necessari a contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi, come previsto dall’Accordo di Parigi”. “In campo ci sono proposte autorevoli e condivise: trovate il coraggio di attuarle!”. “Molto lavoro è già stato fatto – conclude la lettera – Esistono tante proposte di tassazione della ricchezza avanzate da parte di alcuni dei più importanti economisti al mondo. L’opinione pubblica è favorevole alla tassazione degli ultra-ricchi. Lo siamo anche noi. Ora manca solo la volontà politica per fare concreti passi in avanti. È ora che la troviate”.

“Negli ultimi decenni, le disuguaglianze economiche e sociali si sono acuite in molte parti del mondo. – aggiunge Morris Pearl, presidente dei Patriotic Millionaires ed ex amministratore delegato di BlackRock – Il crescente divario tra ricchi e poveri ha destabilizzato l’economia globale, indebolito la coesione sociale e favorito l’affermarsi di proposte politiche estreme e populiste. Come persona molto ricca, in rappresentanza di un’organizzazione di persone facoltose che la pensano come me, chiedo al G20 di tassarci. I leader delle maggiori economie mondiali devono coordinare un’azione rapida e decisa per ridurre i pericolosi livelli di disuguaglianza che abbiamo raggiunto. Se non si riuscirà a tassare efficacemente le grandi ricchezze, il risultato sarà un indebolimento dell’economia globale, il declino delle istituzioni democratiche e l’aggravarsi di disordini sociali. Il G20 deve agire”.

Tra i firmatari figurano l’ereditiera e filantropa Abigail Disney, gli ex premier di Romania, Croazia, Repubblica Ceca e Bulgaria, il deputato USA Brendan Boyle, ex ed attuali parlamentari europei tra cui Aurore Lalucq; artisti come Brian Eno e Richard Curtis, l’ex Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Maria Espinosa ed economisti del calibro di Gabriel Zucman, Joseph Stiglitz, Thomas Piketty, Jayati Ghosh, Kate Raworth, Jason Hickel e Lucas Chancel. Tra i firmatari anche due italiani che qualche malpensante annovererebbe tra i multi milionari “pentiti”, mentre sono benestanti benpensanti: Giorgiana Notabartolo di Villarosa e Guglielmo Notabartolo di Villarosa, entrambi sono giovani membri della famiglia Marzotto, entrambi figli di Veronica e nipoti del conte Paolo Marzotto. La prima era stata l’unica italiana tra i 102 milionari che nel 2022 firmarono una lettera-appello simile a questa presentata al Forum economico di Davos. Il secondo è capo del private equity e venture capital della holding Pfc e fondatore di Anya Capital, con un portafoglio da 35 milioni di euro.

“Auspichiamo che l’appello al G20 non cada nel vuoto e stimoli azioni conseguenti da parte dei governi. – ha commentato Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia – Non è facile, ma ne vale la pena. Ne sono convinti i firmatari dell’appello, tra cui alcune tra le persone più facoltose al mondo. Il proposito è anche supportato dalla maggioranza dei cittadini europei che avalla l’idea di aumentare il prelievo a carico dei più ricchi. Non a caso sull’introduzione in Europa di un’imposta sulle grandi fortune è stata di recente presentata un’Iniziativa dei Cittadini Europei e presto partirà la relativa raccolta firme. Per consolidare il sostegno formale di chi chiede maggiore equità del prelievo e per poter generare considerevoli risorse da destinare al finanziamento delle politiche di coesione, delle strategie di transizione ecologica e sociale in Europa e degli interventi di solidarietà internazionale”.

Nell’ultimo decennio (2012-2022) le persone con un patrimonio superiore ai 50 milioni di dollari hanno visto incrementare del 18,3% il valore della propria ricchezza aggregata netta, mentre i miliardari Forbes hanno visto aumentare le proprie fortune del 98% in termini reali. I miliardari italiani non sono mai stati così numerosi o così ricchi. In tutto sono 69, cinque in più rispetto al record stabilito in primavera, e il totale dei loro patrimoni è di 233 miliardi di dollari, contro i 215,6 di aprile.

In testa alla classifica c’è sempre Giovanni Ferrero, con 40 miliardi di dollari (erano 38,9 al momento della pubblicazione della classifica annuale di Forbes). Lo segue Giorgio Armani, con 12,4 (erano 11,1). Il terzo posto, che Silvio Berlusconi ha occupato fino alla sua morte, il 12 giugno, è ora di Sergio Stevanato, presidente emerito di Stevanato Group, uno dei più grandi produttori mondiali di fiale di vetro e cartucce per le penne d’insulina, con 7,6 miliardi. La donna più ricca, Massimiliana Landini Aleotti, proprietaria dell’azienda farmaceutica Menarini, è al quarto posto, con un patrimonio di 6,9 miliardi di dollari. Alle sue spalle ci sono Piero Ferrari, figlio di Enzo, con 6,7 miliardi, e la coppia formata da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, con 5,8. Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari, è ottavo, con un patrimonio di 5,1 miliardi.

Entra nelle prime dieci posizioni anche la sorella, Alessandra, che con 4,3 miliardi è appaiata a Giuseppe Crippa, fondatore di Technoprobe, azienda lombarda di schede per testare i microchip. È italiano anche il miliardario più giovane del mondo: Clemente Del Vecchio, figlio 19enne di Leonardo, che è 11esimo con un patrimonio di 3,9 miliardi. Gli unici altri under 40 sono sempre eredi del fondatore di Luxottica: i figli Luca e Leonardo Maria e Rocco Basilico, nato dal matrimonio tra il banchiere Paolo Basilico e Nicoletta Zampillo, che avrebbe poi sposato Del Vecchio.

I patrimoni dei miliardari, a livello planetario, sono aumentati al ritmo di 2,7 miliardi di dollari al giorno nell’ultimo triennio. Il periodo considerato va dal 18 marzo 2020 al 30 novembre 2022. Tra marzo 2020 e novembre 2022 per ogni dollaro di incremento della ricchezza netta del 90% più povero del pianeta, il patrimonio medio di un miliardario Forbes è aumentato di 1,7 milioni di dollari. Tra le economie più floride dell’area OCSE, in media, l’aliquota marginale più alta sui redditi personali è passata dal 58% del 1980 al 44% del 2016 (o anni più recenti). Nello stesso periodo e con riferimento allo stesso gruppo di Paesi, l’aliquota della tassazione dei dividendi percepiti dalle persone fisiche è passata dal 61% al 42%. In media (su 117 Paesi) l’aliquota dell’imposta sulle rendite finanziarie si attesta oggi ad appena il 18%.

7 Settembre 2023

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