Banche, tasse e profitti

Le conseguenze della tassa sugli extra profitti delle banche, Maione di Mediolanum: “Provvedimento eticamente giusto”

Il perché di questo provvedimento, le sue conseguenze e il contesto nel quale il governo l'ha approvata. L'opinione di Gianmarco Maione, consulente finanziario di Banca Mediolanum

Economia - di Andrea Aversa

13 Agosto 2023 alle 13:43 - Ultimo agg. 13 Agosto 2023 alle 17:36

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Le conseguenze della tassa sugli extra profitti delle banche

Le conseguenze della tassa sugli extra profitti delle banche. Dopo gli annunci e le polemiche abbiamo provato ad analizzare motivi e ragioni che hanno spinto il governo ad approvare tale provvedimento. Soprattutto abbiamo provato a spiegarne il contenuto. Per farlo abbiamo chiesto aiuto a un esperto del settore, Gianmarco Maione consulente finanziario di Banca Mediolanum. La sua opinione è stata semplice e chiara: il dispositivo messo in atto dall’esecutivo Meloni è eticamente giusto. La misura dovrebbe portare nelle casse dello Stato tra i 2 e i 3 miliardi di euro che dovrebbero servire a sostenere le famiglie in difficoltà con le rate dei mutui.

Il provvedimento

A mio parere, in una situazione di emergenza generalizzata come quella attuale, la tassa sugli extra profitti risulta essere etica e giusta – ha spiegato Maione al l’Unitàin quanto interessa quella parte di quei guadagni delle banche o di intermediari, prodotti da dinamiche storiche ed eccezionali del mercato del denaro. Questo strumento – ha dichiarato Maione – sarà a mio avviso una sorta di ‘contributo di solidarietà’ che andrà a finanziare una parte delle misure a sostegno delle famiglie italiane. In particolare quelle che hanno sottoscritto mutui a tassi variabili o altre forme di credito nell’ultimo anno. Finanziamenti che hanno subito un fortissimo impatto dalle notevoli manovre rialziste attuate dalle banche centrali“.

Le ragioni e le conseguenze

La tassazione sugli extra profitti va contestualizzata, analizzando dapprima le dinamiche che l’hanno generata. Nel periodo pandemico – ha affermato Maione le banche centrali per stimolare le economie hanno adottato una politica dei tassi negativi. Questo ha annullato quasi del tutto i margini/profitti derivanti dalle operazioni di credito. Ogni crisi non è altro che l’interruzione tra due momenti di crescita, e l’economia mondiale pre-pandemica ha visto in questo senso, un aumento esponenziale. Per superare questo ostacolo, causato da un evento eccezionale a cui nessuno di noi era preparato, si è reso necessario trovare uno strumento che garantisse immunità (il vaccino) e ridistribuisse denaro all’interno del sistema economico mondiale.

Ciò ha comportato – ha detto Maione da un lato l’inevitabile esplosione del fenomeno inflativo, dall’altro – grazie all’uscita graduale dalla pandemia – una ripresa generalizzata (ad effetto molla) da parte di tutte le principali economie mondiali. Da qui una richiesta massiva di materie prime che, unitamente al conflitto russo/ucraino, hanno surriscaldato l’inflazione portandola addirittura a doppia cifra in area Euro e in Usa. Le banche centrali per intervenire hanno effettuato aumenti graduali e repentini del costo del denaro che solitamente avvengono in maniera più diluita. Viceversa – ha spiegato Maioneciò è avvenuto nell’arco di pochi mesi. Per cui si è passati da una politica di tassi negativi ad un loro drastico aumento“.

Il contesto

Quindi – ha continuato Maione chi vuole indebitarsi viene dissuaso con ripercussioni sull’economia e chi ha finanziamenti in corso, a tasso variabile, si vede intaccare la sostenibilità del rientro. Il rovescio della medaglia è che le banche beneficiano di questo contesto, anche perché nonostante gli inviti del governo, non hanno previsto l’aumento degli interessi su conti e depositi, amplificando la marginalità e i guadagni sulla loro attività di intermediazione del denaro. A questo punto, in una situazione di grossa emergenza, le banche – tra le poche a beneficiare di questo contesto – dovrebbero adottare, a mio avviso, anche un ruolo etico e morale a supporto delle famiglie già in difficoltà.

Le misure

Tuttavia – ha concluso Maione solo poche di queste hanno risposto a tale necessità, una su tutte Banca Mediolanum la quale ha previsto una remunerazione coerente ed interessante sulle masse attive dei clienti presenti sui conti e depositi (dal 2 al 5%) e addirittura una salvaguardia delle rate dei mutui che prevedono la riduzione del proprio Spread/guadagno all’aumentare dell’ Euribor oltre determinate soglie, ‘autotassando’ praticamente i propri margini e garantendo sempre rate sostenibili“.

Gianmarco Maione
Gianmarco Maione, consulente finanziario Banca Mediolanum

13 Agosto 2023

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