Il caso ad Agrigento

Mareme Cisse, la chef pluripremiata vittima di razzismo: turisti lasciano il ristorante “perché la cuoca è nera”

Cronaca - di Carmine Di Niro

11 Agosto 2023 alle 12:03 - Ultimo agg. 11 Agosto 2023 alle 12:04

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Mareme Cisse, la chef pluripremiata vittima di razzismo: turisti lasciano il ristorante “perché la cuoca è nera”

Ha chiesto se anche la cuoca fosse “una signora nera, di colore”, quindi alla risposta affermativa dell’addetta di sala si è alzata ed è andata via assieme al marito. È la scena avvenuta una decina di giorni fa nel noto ristorante Ginger People&Food di Agrigento, gestito dalla cooperativa sociale Al Karhub guidata da Carmelo Roccaro.

Una fuga rapida motivata dal becero razzismo: la coppia non poteva accettare di mangiare piatti preparati da una persona di colore. La persona in questione è  la chef Mareme Cisse, senegalese che da tempo vive ad Agrigento, dove si è ricongiunta col marito. Negli anni Cisse si è fatta apprezzare come chef d’eccellenza: la 42enne ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui quello di campionessa mondiale di Cous Cous.

A raccontare i fatti è proprio Roccaro, che al Corriere del Mezzogiorno spiega come sono andate le cose: “Di solito accolgo io le persone nel ristorante, in quel caso la nostra addetta di sala, una giovane italiana di seconda generazione, è stata più veloce di me. Ospitale come sempre, col sorriso ha invitato la coppia ad accomodarsi e ha offerto il menù. Ma la signora  ha dato uno sguardo veloce, le ha rivolto una domanda e poi si è alzata ed è andata via, insieme al marito. Cosa è successo? Ha chiesto se per caso la cuoca fosse “una signora nera, di colore”. E alla nostra conferma si è alzata dicendo che non voleva più cenare qui…”. Inutili i tentativi di raggiungerla e farle cambiare idea: “È uscita frettolosamente, poi si è allontanata con un’inversione a U dell’auto, guidata dal marito”.

Un caso non isolato, come purtroppo è costretto ad ammettere Roccaro, che ha aperto il locale nel centro storico di Agrigento nel 2016 “con l’obiettivo di creare inserimento lavorativo per persone con svantaggio sociale tra cui persone con disabilità, migranti e rifugiati”.

 

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Eppure il successo non manca: trenta coperti all’interno, 50 in terrazza, al Ginger People&Food “i clienti non mancano, la voce si è diffusa, ci conoscono, qui si mangia bene”.

Roccaro ha preso le difese della sua chef, anche nel consiglio di amministrazione della cooperativa che gestisce il ristorante, anche sui social. Una lettera aperta indirizzata alla signora che ha preferito andare via pur di non farsi servire un piatto preparato da una chef di colore. Provocatoriamente Roccaro scrive di averla “ammirata” perché “hai avuto la coerenza di dire quello che tante persone, concittadini, amici pensano ma non hanno il coraggio di ammettere. Non importa se si tratta di spazzatura, ma lo hai detto, hai fatto uscire quello che si nasconde dentro di te, sei stata, a tuo modo, sincera. Perché, vedi, noi ci siamo proprio perché esistono persone come te, e non ci disturbano i commenti del tipo “ u vidisti? dintra a cucina su tutti nivuri” o i “neri!” urlati dalle auto in corsa davanti al nostro ristorante”.

11 Agosto 2023

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