Era premeditato?

L’omicidio di Mahmoud, il 19enne aveva denunciato di lavorare a nero: i due arrestati avevano comprato una mannaia prima del delitto

Cronaca - di Redazione

2 Agosto 2023 alle 20:49 - Ultimo agg. 3 Agosto 2023 alle 10:28

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L’omicidio di Mahmoud, il 19enne aveva denunciato di lavorare a nero: i due arrestati avevano comprato una mannaia prima del delitto

Emergono nuovi particolari inquietanti sull’inchiesta sull’omicidio di Mahmoud Abdalla, il 19enne barbiere di origini egiziane ammazzato domenica 23 luglio in un appartamento di Genova e poi ritrovato decapitato e privo di mani nelle acque fra Santa Margherita Ligure e Portofino lo scorso martedì 25 luglio.

I due arrestati per l’omicidio, i connazionali Abdelwahab Kamel detto “Tito” e Abdelghani Aly detto “Bob”, avevano comprato una mannaia e un coltello in un negozio di cinesi due ore prima del delitto: per questo motivo rischiano l’accusa id omicidio premeditato. I due, di 26 e 27 anni, oggi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al Gip durante l’interrogatorio di convalida del fermo avvenuto nel carcere Marassi di Genova.

Le armi bianche comprate prima del delitto sarebbero state utilizzate per uccidere, decapitare e mutilare Mahmoud: la testa del giovane egiziano al momento non è stata ancora ritrovata, Abdelghani Aly ha riferito agli inquirenti che sarebbe stata gettata lungo la scogliera della colmata a mare di Chiavari, a ponente della foce dell’Entella.

L’acquisto di coltello e mannaia sarebbe stato confermato dalle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza a Sestri Ponente: Tito e Bob sono stati immortali in due distinti momenti vicino ad un negozio cinese di Sestri, col secondo filmato che li vede trasportare un sacchetto contente un oggetto contundente che non era presente nelle prime immagini. Da quel negozio, come accertato dagli inquirenti, risulta emesso negli intatti precedenti uno scontrino per l’acquisto di un coltello e di una mannaia.

Con quelle armi Mahmoud è stato ucciso nella casa-dormitorio di via Vado, a Sestri: Tito e Bob hanno chiuso il corpo in una valigia, lo hanno trasportato in taxi fino a Chiavari, qui lo hanno mutilato e gettato in mare, nella notte tra il 23 e 24 luglio.

Il movente

Quanto al movente, la pista resta quella della lite per motivi di lavoro. Durante l’alterco Mahmoud avrebbe minacciato i suoi connazionali, proprietari delle barberie “Aly Barbe Shop” di Sestri Ponente e di Chiavari dove lavorava, di denunciarli nuovamente perché pagato in nero.

Come riferisce l’Ansa, il 19enne lo aveva già fatto lo scorso 19 giugno, quando la Finanza fece un controllo nella barberia di via Merano, nel quartiere genovese di Sestri Ponente: in quell’occasione Mahmoud disse che non era in regola. Non è chiaro però se in quell’occasione a chiamare le Fiamme Gialle sia stato il ragazzo, oppure se fosse un controllo di routine.

di: Redazione - 2 Agosto 2023

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