La scelta
Dal Covid al post alluvione in Emilia Romagna: Meloni nomina commissario il generale Figliuolo
Politica - di Carmine Di Niro

Dal Covid e le mascherine alla ricostruzione post alluvione. È il percorso di Francesco Paolo Figliuolo, il generale dell’Esercito scelto dalla premier Giorgia Meloni come commissario alla ricostruzione in Emilia Romagna, la Regione duramente colpita dalle piogge in particolare tra il 16 e il 17 maggio scorso: ad oggi i danni quantificati sono pari a circa 9 miliardi di euro, ma il bilancio conta anche di 15 vittime e oltre 30mila persone sfollate.
La scelta di nominare Figliuolo, già uomo forte di Mario Draghi per gestire la campagna vaccinale contro il Covid dopo una prima parte affidata dall’allora premier Giuseppe Conte a Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, arriva dopo settimane di furibonde polemiche politiche.
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Tutta colpa dei ‘no’ espressi in particolare dalla Lega di Matteo Salvini e dagli esponenti emiliani di Fratelli d’Italia alla possibile nomina a commissario di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e scelta che sarebbe stata la più logica anche per la conoscenza del territorio del due volte governatore.
Bonaccini, assieme al presidente della Toscana Eugenio Giani e a quello delle Marche Francesco Acquaroli, dovrebbe avere un ruolo da subcommissario.
Figliuolo ha invece ‘superato’ nella rosa dei candidati gli altri due nomi forti: da una parte il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, dall’altra Guido Bertolaso, che nel corso degli ultimi anni è stato chiamato più volte a gestire fronti di emergenza, dai rifiuti in Campania al post terremoto in Abruzzo. L’attuale assessore al Welfare della Regione Lombardia è anche uscito indenne da diverse inchieste giudiziarie, dal G8 alla Maddalena del 2009 a quelle proprio sul terremoto aquilano.
La scelta di Figliuolo da parte di Meloni arriva anche per giocarsi la carta di una personalità estranea a partiti e schieramenti: niente Bonaccini dunque, ma neanche Galeazzo Bignami, attuale viceministro alle Infrastrutture e in odore di candidatura per il centrodestra alle prossime Regionali in Emilia Romagna, che proprio contro Bonaccini aveva utilizzato nei giorni scorsi parole al vetriolo.
Il via libera alla nomina dovrebbe arrivare nel Consiglio dei ministri di oggi, che ha all’ordine del giorno, tra le altre cose, un decreto legge con disposizioni urgenti per la ricostruzione sui territori colpiti dall’alluvione verificatasi a far data dal primo maggio 2023.