La visita
Mattarella nelle zone dell’alluvione in Emilia Romagna: “Ho visto molte ferite, l’Italia non vi lascerà soli”
La paura dei sindaci di "essere lasciati soli". Il Capo dello Stato: "Il sostegno per una piena ripresa proseguirà anche a riflettori spenti". I volontari regalano a Mattarella un gilet giallo con la scritta: "Tin Bota". La polemica col governo
News - di Redazione Web
I volontari gli hanno regalato un gilet giallo, con la scritta “tin bota”. Che è diventata l’esortazione a reagire nei giorni dei soccorsi e degli interventi nelle aree colpite dall’alluvione. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato le zone colpite dal terribile alluvione che in Emilia Romagna ha causato 15 vittime e danni incalcolabili. Ha visitato Modigliana, Forlì, Cesena, Ravenna e Lugo. Ha fatto una promessa: ha detto che si farà garante con il Governo affinché il sostegno per la ripartenza non abbia pause e prosegua anche quando i riflettori dell’emergenza saranno inevitabilmente affievoliti.
“Tutta l’Italia vi è vicina, non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce. C’è l’esigenza dei rilanci, è un’esigenza nazionale”, ha detto Mattarella. “Ho visto molte ferite”. Il presidenta ha anche celebrato “la grande maestria ma soprattutto la grande generosità” di chi ha lavorato, oltre a ricordare le vittime. La visita è partita da Modigliana, devastata dalle frane, il primo paese rimasto a lungo isolato. Ha camminato per le strade del paese al fianco del sindaco Jader Dardi e del presidente della Regione Stefano Bonaccini e ha ricevuto il primo di tanti tributi della popolazione, che lo ha ringraziato e applaudito.
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“Il fatto che abbia deciso di stare un’intera giornata è un segno di vicinanza del capo dello Stato, il segno più importante per noi, vedete quanto è ben voluto dalle persone”, ha sottolineato il governatore Bonaccini. Che nel pomeriggio, a Faenza, ha parafrasato l’inno della Romagna risuonato tante volte oggi: “La Romagna è anche sua presidente, è di tutto il Paese!”. Mattarella ha incontrato le persone colpite dalle piene di acqua e di fango, i volontari che hanno lavorato per liberare strade e case, gli amministratori che hanno affrontato e che continuano a fronteggiare l’emergenza.
Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha espresso la paura di “essere dimenticati”. Mattarella lo ha rassicurato: “Io sarò accanto al governo per sostenere senza pause e senza incertezze il sostegno per una ripresa piena. Le istituzioni nazionali hanno questo obiettivo. Dovete avere la certezza che ciò proseguirà anche a riflettori spenti. Non vi saranno pause nell’attenzione. Vi sarà una costante e non momentanea attenzione da parte delle pubbliche istituzioni nazionali. E anche io parteciperò a questa attenzione piena e costante affinché, a fari spenti, a riflettori appannati dopo l’emergenza, si continui con la medesima attenzione”.
Non è mancata la polemica nella giornata di visita. “Peccato che oggi non ci sia nessuno del governo a illustrare al Capo dello Stato le criticità, nessuno è stato invitato. Non fa niente, l’importante è arrivare ai risultati”, ha detto a Rainews24 il ministro della Protezione civile Nello Musumeci. Pronta la risposta del consigliere per la stampa Giovanni Grasso. “Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal presidente Mattarella. È così da sempre, dall’inizio del primo settennato”.