L'ex premier agli esordi
Gli italiani che amavano e odiavano Berlusconi, i sondaggi: “Non ruberà, è ricco di suo”
Swg pubblica una rassegna di quesiti posti agli italiani agli albori della carriera politica di Berlusconi. "Rassicurante come un padre" lo descrivevano. E intraprendente. Per il 56% il suo potere televisivo non rappresentava una minaccia per la libertà in Italia
Politica - di Redazione Web
Quasi tutti d’accordo: a definire meglio la personalità di Silvio Berlusconi era l’intraprendenza. E come dar torto tra edilizia, televisione, editoria, sport, politica. La figura traballa invece nel giudizio di merito, nell’opinione. L’ex Presidente del Consiglio è morto ieri mattina a 86 anni, all’improvviso dopo l’ultimo ricovero di venerdì scorso all’Ospedale San Raffaele di Milano. Politica sottosopra, partiti in subbuglio, palinsesti bloccati, polemiche su funerali di Stato e lutto nazionale. Quanto ha influenzato, diviso, deciso in trent’anni di politica il Cavaliere, quattro volte alla guida del governo.
SWG ha pubblicato una rassegna di sondaggi che ricostruisce la figura dell’ex premier secondo l’idea che se n’erano fatta gli italiani. Si parla degli esordi in politica, quando era un imprenditore che prometteva di cambiare l’Italia. Si proponeva come l’anti-politica. Silvio Begins. Per esempio, nel 1990, prima della discesa in politica: “A suo parere Berlusconi in questi anni ha costruito la sua fortuna principalmente per?”. Il 48% rispondeva per la sua capacità imprenditoriale, per il 33% per i rapporti con i politici, per il 20% per operazioni speculative, per l’11% per assenza di leggi, per il 2% per altro, il 20% non ha risposto.
- L’ultimo messaggio di Silvio Berlusconi: “Lavorate per la pace in Ucraina”
- Chi era veramente Silvio Berlusconi, il piazzista che ha fatto la rivoluzione
- Addio a Silvio Berlusconi, folla ad Arcore e funerali di Stato: maxi schermi in piazza Duomo
- Tutte le vicende giudiziarie di Berlusconi, l’uomo che ci ha difeso dalla repubblica dei Pm
1994: cosa piaceva di #Berlusconi – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/KH9h2z1rgZ
— SWG (@swg_research) June 12, 2023
Il 45% degli intervistati lo vedeva come una persona intraprendente. Tra gli altri termini più adatti a definirlo: 26% simpatico, 23% spregiudicato, 9% pericoloso, 7% affascinante, 7% antipatico, 12% non so/non risponde. Il 56% degli intervistati nel luglio 1990 era inoltre poco o per niente d’accordo con l’idea secondo cui il potere televisivo e mediatico di Berlusconi fosse un pericolo per la libertà in Italia. Appena dopo l’elezione a Presidente del Consiglio, dopo la campagna elettorale-lampo lanciata con lo storico discorso “l’Italia è il Paese che amo”, al 65% degli intervistati nel giugno 1994 il premier piaceva molto o abbastanza, al 35% non piaceva.
Cos’era, dunque, a piacere di Berlusconi politico? Per un 42% diviso in tre risposte a pari merito, 14%, il Cavaliere era “diplomatico e sa come gestire le intemperanze degli alleati”, “dà il giusto valore all’efficienza”, “è rassicurante come fosse suo padre”. Per il 12% invece perché non si esprimeva in politichese, a conferma della sua cifra di anti-politica almeno all’inizio della carriera. Per un 10% piaceva perché era al debutto in politica, per un altro 10% era decisionista quanto basta. Efficaci le crociate anti-comuniste visto il 9% esultante per un “anti-comunista doc” finalmente al potere.
1994: cosa non piaceva di #Berlusconi – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/nj5ZpXpmM2
— SWG (@swg_research) June 12, 2023
A colpire sul piano morale “la faccia e i modi della persona seria” per il 35%, per il 27% che si trattasse di “un gran lavoratore”, per il 14% che “crede nella famiglia, anche se è divorziato”, per il 9% che “sicuramente non ruberà: è ricco di suo”. Altre caratteristiche a favore: il senso dell’amicizia e i valori cattolici. E cosa non piaceva invece di Berlusconi nel 1994? In un’Italia appena stravolta da Mani Pulite, per il 29% che fosse troppo legato a Bettino Craxi, per l’11% che continuasse a possedere tre Tv e molti giornali, per l’8% che accettasse politici “del passato regime”.
Un quesito anche sull’aspetto fisico. Berlusconi piaceva al 35% degli intervistati perché “sembra uno normale, non ha niente del super-uomo”, per il 14% “è elegante quasi come Agnelli”, per il 12% è affascinante la sua gestualità”, altri citavano la “bella voce da doppiatore”, un sorriso “come Mel Gibson”, “è sempre abbronzato e in forma”, altri ancora pensavano “non è bellissimo, ma molto sensuale”.
1994: #Berlusconi sul piano morale – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/bXvLlnQktb
— SWG (@swg_research) June 12, 2023