La proclamazione del governo

Funerali di Stato e lutto nazionale per Berlusconi: cosa sono, come funzionano e le polemiche

Per la prima volta proclamato il lutto nazionale per un ex Presidente del Consiglio. La decisione del governo Meloni

News - di Redazione Web

13 Giugno 2023 alle 12:05

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Funerali di Stato e lutto nazionale per Berlusconi: cosa sono, come funzionano e le polemiche

Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana per i funerali di un ex Presidente del Consiglio – soltanto Presidente del Consiglio – è stato proclamato il lutto nazionale. Si terranno domani, al Duomo di Milano, le esequie dell’ex premier Silvio Berlusconi, morto ieri all’Ospedale San Raffaele di Milano dov’era stato ricoverato venerdì scorso. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha proclamato il lutto nazionale. Dal 12 al 14 giugno “saranno esposte a mezz’asta la bandiera italiana e quella dell’Unione Europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero”.

Lutto nazionale e funerali di Stato sono due cose diverse. La legge italiana prevede che funerali di Stato vengano disposti alla morte di tutti gli ex capi di governo. Sono regolati dalla legge n.36 del 7 febbraio 1987. All’articolo 1 si legge che “sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa”. A occuparsi della cerimonia è un apposito ufficio di Palazzo Chigi. “Si intendono comprese, oltre quelle per i funerali, anche quelle di trasporto e sepoltura della salma, con il medesimo decreto con cui si assumono a carico dello Stato le spese stesse viene determinato il limite massimo delle spese da sostenere”.

Un preciso cerimoniale accompagna le esequie – il procedimento prevede che il feretro venga scortato da sei carabinieri in alta uniforme e che gli vengano riservati onori militari all’ingresso e all’uscita della cerimonia. La legge del 1987 prevede che i funerali di Stato possano essere concessi su indicazione del governo anche a “personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché di cittadini italiani e stranieri o di apolidi che abbiano illustrato la Nazione italiana nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e di attività sociali”. La maggior parte degli ex premier in passato ha preferito funerali in forma privata. Gli unici ad avere funerali di Stato prima di Berlusconi erano stati Giovanni Spadolini, Amintore Fanfani e Giovanni Leone.

Il governo di centrodestra guidato dalla premier Giorgia Meloni ha deciso in questo caso che il giorno dei funerali sarà proclamato anche lutto nazionale. Il lutto nazionale non è normato da una legge precisa ma viene disposto di volta in volta a discrezione del governo. Si legge in una circolare dell’esecutivo del 2022 che il lutto nazionale prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere sugli edifici pubblici e l’aggiunta di due strisce di velo nero sulle bandiere esposte all’interno. Le autorità pubbliche, nei giorni di lutto, devono astenersi da impegni sociali con l’eccezione di iniziative benefiche. Al lutto nazionale si ricorre in casi di particolari gravità – come disastri naturali, come le alluvioni in Emilia Romagna, episodi tragici, come il crollo del Ponte Morandi a Genova – , per la morte di personaggi particolarmente importanti come Presidenti della Repubblica e Papi.

Non era mai successo per un ex premier – Berlusconi è stato Presidente del Consiglio per quattro volte. Era successo soltanto nei casi di Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Leone, che però erano stati anche Presidenti della Repubblica. Gli ultimi funerali di Stato che si erano svolti presso il Duomo di Milano erano stati per il cardinale Dionigi Tettamanzi, nel 2017. Precedentemente quelli del cardinale Carlo Maria Martini, del conduttore Mike Bongiorno e della poetessa Alda Merini. Sui social le espressioni “lutto nazionale” e “funerale di Stato” sono tra le più ricercate e dibattute nelle ultime ore. Come ogni cosa abbia riguardato Berlusconi, si è innescato un confronto divisivo. C’è chi pensa che le cerimonie non siano opportune di un uomo condannato in via definitiva – una sola volta in trent’anni di processi -, chi sostiene si tratti di uno “schiaffo a Falcone e Borsellino”, chi lo descrive uno scandalo per “un massone condannato in via definitiva e interdetto dai pubblici uffici”.

13 Giugno 2023

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