Il mausoleo di Berlusconi ad Arcore, la storia della “Volta celeste” destinata al Cavaliere (e 36 familiari e fedelissimi)

News - di Carmine Di Niro

12 Giugno 2023 alle 17:48

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Il mausoleo di Berlusconi ad Arcore, la storia della “Volta celeste” destinata al Cavaliere (e 36 familiari e fedelissimi)

C’è chi negli anni lo ha ironicamente ribattezzato “Berluskamon”. È il mausoleo di Arcore, la struttura fatta costruita nel parco di Villa San Martino da Silvio Berlusconi, il quattro volte presidente del Consiglio e leader di Forza Italia morto oggi all’età di 86 anni.

Il monumento venne fatto costruire da Berlusconi nel 1990, prima della sua “discesa in campo” del 1994, quando con pochi mesi di campagna elettorale riuscì a vincere le elezioni alla guida di Forza Italia (assieme a Lega Nord e Alleanza Nazionale) contro la “gioiosa macchina da guerra” del Pds, il Partito democratico della sinistra di Achille Occhetto.

Berlusconi si affidò al noto scultore Pietro Cascella, autore tra le altre cose dell’opera all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, dell’omaggio all’Europa a Strasburgo, dell’Arco della Pace a Tel Aviv, e che per Berlusconi aveva già lavorato durante la costruzione di Milano 2, il più importante progetto immobiliare realizzato dal Cavaliere. Cascella aveva anche realizzato un biscione in marmo negli studi di Mediaset di Milano 2: il biscione è il simbolo di Canale 5, rete tv ammiraglia del gruppo televisivo.

Il monumento funebre si chiama “Volta celeste” ed è realizzato in marmo di Carrara: in una intervista a Ugo Gregoretti, Cascella raccontò che all’esterno è presente una scultura che richiama alle costellazioni mentre una volta dentro, con l’accesso tramite una scala in travertino e passando oltre una porta in pietra, si accede alla camera mortuaria principale.

Qui è presente la tomba destinata a Berlusconi, un sarcofago in marmo bianco con attorno un fregio che rappresenta una catena: Berlusconi la volle come simbolo della famiglia e degli amici più stretti. Ma l’aspetto più ‘curioso’ del mausoleo è la presenza di altri 36 loculi fatti costruire al momento della realizzazione della “Volta celeste”, destinati a parenti ed amici più stretti e che, al momento, risultano vuoti.

Il mausoleo è uno dei progetti più importanti per Berlusconi e negli anni da presidente del Consiglio ha spesso mostrato il monumento ai suoi ospiti politici invitati nella sua residenza in Brianza.

Sulla storia della “Volta celeste” ci sono numerose testimonianze. Emilio Fede, per anni volto del Tg4, disse: “Un giorno mi portò a visitare il mausoleo, ammesso che si possa chiamare così, e mi disse che con la famiglia voleva che ci fosse il posto per i suoi amici più cari. “Che sono pochi”, aggiunse. Ricordo che commentai: “Mi piacerebbe essere tra quelli””.

Altri due giornalisti invece rifiutarono l’offerta. Vittorio Feltri, fondatore di Libero, ha raccontato che all’offerta del loculo da parte del Cavaliere reagì facendo plateali scongiuri. Indro Montanelli invece, direttore del Giornale di Berlusconi, si affidò al latino e all’ironia: “Domine, non sum dignus”, cioè “Signore, non sono degno”, fu la sua risposta a Berlusconi.

Cascella, morto nel 2008, raccontò al giornalista Enrico Deaglio nel libro “Indagine sul ventennio” che Berlusconi non voleva un mausoleo religioso: “Il committente volle poi bassorilievi con frutta, cibo e un telefono portatile, rose a cinque petali di travertino rosso sulla tomba principale e un potentissimo motore Ruggerini a riscaldare e illuminare tutto l’ipogeo. In alto lasciò sbizzarrire l’artista, che innalzò al cielo dodici colonne sovrastate da sfere, mezze sfere, piramidi, cubi, figure che ricordano Guernica di Picasso, e un’imperdibile squadretta massonica. Il tutto per cento tonnellate di pietra e tre anni di lavoro”.

Al momento non è chiaro se Berlusconi verrà effettivamente sepolto in quel luogo. Al suo interno non c’è neanche la madre Rosa Boss: quando morì nel 2008 la legge non permetteva la sepoltura al di fuori di spazi cimiteriali e per questo fu sepolta nel cimitero Monumentale di Milano. Secondo il Corriere della Sera però le ceneri furono poi trasferite a Villa San Martino, non nel mausoleo bensì in un’urna che Berlusconi aveva voluto tenere in casa.

12 Giugno 2023

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