A Collegno
Omicidio di Marco Veronese: ha confessato il 49enne fermato, è il compagno dell’ex della vittima
Sullo sfondo del delitto i dissidi sull'affidamento dei figli della coppia. Non è stata ritrovata l'arma, il 39enne ucciso in strada con una decina di coltellate
Cronaca - di Redazione Web
Sarebbe legato sentimentalmente all’ex compagna, l’uomo fermato ieri per l’omicidio di Marco Veronese, 39 anni, ucciso a coltellate a Collegno, alle porte di Torino, in un’aggressione in strada che non ha lasciato scampo alla vittima. È un uomo di 49 anni che ha confessato dopo i primi riscontri negli indizi raccolti dai Carabinieri. Ancora in corso le ricerche per il ritrovamento dell’arma del delitto.
Veronese era tornato da qualche tempo a vivere con i genitori a Collegno, poco lontano dalla zona dell’aggressione, dopo la separazione. Aveva avuto dei figli, era titolare di una ditta di sistemi di allarme e videosorveglianza. Era stato ucciso all’angolo tra via Sabotino e corso Francia lo scorso 23 ottobre. Alcuni testimoni avevano raccontato di aver sentito delle urla, altri di aver visto un uomo incappucciato colpire più volte la vittima e scappare.
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Alla fine erano stati una decina i fendenti scagliati con un coltello che non hanno lasciato scampo all’uomo, morto sul posto dell’aggressione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori e riportato dall’ANSA, sullo sfondo dell’omicidio ci sarebbero i dissidi con l’ex compagna della vittima con la quale erano in corso contrasti sull’affidamento dei figli.
All’uomo, i militari incaricati delle indagini, erano arrivati grazie alle analisi dei tabulati e delle celle telefonici. L’uomo fermato sarebbe arrivato sul posto con un veicolo il cui percorso era stato ricostruito grazie alle immagini di centinaia di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati vagliati dagli investigatori. Ai carabinieri avrebbe spiegato di non aver premeditato il delitto. Stando a quanto appreso al momento, i due non si erano mai incontrati prima.