La battaglia legale

Femminicidio Giulia Cecchettin, la Procura ricorre in Appello per ottenere le aggravanti contro Turetta: lui aveva rinunciato

Cronaca - di Redazione

28 Ottobre 2025 alle 17:38

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Fonte LaPresse
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Filippo Turetta avrà anche rinunciato a ricorrere in Appello contro la sua condanna all’ergastolo per il femminicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, ma lo stesso non lo si può dire per i magistrati dell’accusa.

La Procura generale di Venezia, guidata da Federico Prato, ha confermato la decisione di andare avanti col processo di secondo grado nei confronti dello studente universitario condannato all’ergastolo il 3 dicembre del 2024 per omicidio volontario.

Il nuovo processo si terrà il 14 novembre nell’aula bunker di Mestre, davanti alla Corte d’Assise d’Appello. A rappresentare la procura saranno lo stesso Prato e l’aggiunto Pasquale Mazzei: obiettivo dei magistrati sarà quello di ottenere il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e dello stalking, escluse in primo grado.

Una decisione che arriva dopo la recente decisione di Turetta, detenuto dal 25 novembre 2023 nel carcere veronese di Montorio dopo l’arresto in Germania, dove era scappato in auto a seguito dell’omicidio dell’ex fidanzata, ammazzata con oltre 70 coltellate, di rinunciare al ricorso in Appello assumendosi la “piena responsabilità per quello che ho fatto di cui mi pento ogni giorno sinceramente dal profondo del cuore”, come aveva scritto in una lettera.

Una mossa sorprendente. I legali del 24enne, Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, puntavano ad escludere la premeditazione (erano già state escluse le aggravanti della crudeltà e dello stalking) ed alleggerire la pena del loro assistito. Per i giudici della sentenza di primo grado, Turetta aveva preparato e studiato il delitto nei dettagli, tanto da stilare una lista di cose da fare per uccidere l’ex fidanzata.

La rinuncia all’Appello da parte di Turetta invece non basta a “saltare” un grado di giudizio. L’appuntamento è dunque per il prossimo 14 novembre nell’aula bunker di Mestre, davanti alla Corte d’Assise d’Appello presieduta dal giudice Michele Medici.

di: Redazione - 28 Ottobre 2025

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