Naufragio al largo della Tunisia, altra strage nel Mediterraneo: almeno 40 i migranti morti, tra le vittime anche neonati

Una strage, l’ennesima, nel Mediterraneo. Sono almeno 40 i migranti morti a seguito del naufragio della loro imbarcazione avvenuto al largo di Salakta, in Tunisia, nel governatorato di Mahdia.

A riferirlo è Walid Chatrbi, portavoce del tribunale di Mahdia, alla radio tunisina Mosaïque FM. Almeno altre 30 persone sono state tratte in salvo dalla Guardia costiera locale: tra le vittime ci sono anche alcuni neonati. Il gruppo di migranti era partito a bordo di una imbarcazione in ferro quando, al largo di Salakta, nella parte sudorientale del paese, lo scafo si è ribaltato per ragioni sconosciute.

Il portavoce ha aggiunto che la procura ha ordinato l’apertura di un’indagine. L’Unione Europea dal 2023 ha stretto un accordo da oltre 250 milioni di euro col Paese guidato dal presidente Kaïs Saïed, che dopo aver vinto le prime elezioni nel 2019 ha rapidamente “strangolato” l’opposizione e reprimendo con la forza il dissenso. La metà di quei fondi erano destinati proprio al contrasto dell’emigrazione clandestina: Bruxelles, come già dimostrato con la Libia, preferisce infatti voltare lo sguardo evitando di guarda agli evidenti crimini commessi dai regimi per impedire le partenze verso l’Europa.

(articolo in aggiornamento)