Una giornata storica

Pace a Gaza, Trump e il popolo sceso in piazza hanno piegato i terroristi Netanyahu e Hamas

Credo che un peso lo hanno avuto anche le mobilizzazioni che ci sono state in tutto il mondo a favore della Palestina. Bisogna dire che questo c'è stato, dai governi molto meno, l'Europa non ha fatto praticamente nulla, ha guardato un po' inebetita quello che succedeva.

News - di Piero Sansonetti

9 Ottobre 2025 alle 11:49

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Pace a Gaza, Trump e il popolo sceso in piazza hanno piegato i terroristi Netanyahu e Hamas

Oggi è un grande giorno per la Palestina e per Israele. Poi vedremo se sarà vera pace, ma sicuramente c’è il cessate il fuoco e c’è la liberazione degli ostaggi israeliani. Oggi, tutto lascia credere, dopo due anni e due giorni che non sarà ucciso dai bombardamenti nessun palestinese e se non oggi, nelle prossime ore dovrebbero tornare a casa gli ultimi ostaggi israeliani rimasti vivi e nelle mani di Hamas. Poi vedremo se sarà addirittura l’inizio di un percorso di vera e propria pace. In questo caso non è un grande giorno, in questo caso è una giornata storica, una giornata che lascia il segno nella storia di questo secolo. Abbiamo passato due anni tremendi, dall’inizio, quel terrificante 7 ottobre nel quale Hamas rapì, uccise, stuprò, bruciò centinaia e centinaia di israeliani, donne, uomini, anziani, bambini, molti bambini addirittura.

Ci furono 1.200 morti, circa 250 persone prese prigioniere e portate nei tunnel di Gaza. Da quel giorno poi iniziò l’inferno con l’attacco terroristico anche questo, di Israele alla città di Gaza e alla striscia di Gaza, che ha prodotto, noi non sappiamo quanti, si dice 80 mila morti, forse sono stati anche molti di più perché molti sono rimasti sotto le macerie. Oggi l’Unicef ha dato questo dato, questa cifra, 61 mila bambini, fra bambini uccisi che sono circa 20 o 30 mila e bambini rimasti mutilati. È stata una tragedia spaventosa, seguita in diretta da tutto il mondo. Trump ha avuto il merito di decidere che sarebbe stata l’America, cioè la maggior potenza del mondo, a cercare una mediazione e l’ha trovata, ha stabilito un rapporto con i paesi arabi, in particolare col Qatar, che gli ha permesso di intervenire su Hamas e ha avvertito Netanyahu che l’America non poteva più supportarlo se non cambiava linea, perché tutto il mondo ormai stava maturando un sentimento di ostilità fortissimo nei confronti di Netanyahu e dello Stato e del governo israeliano, un sentimento che in parte si è persino trasformato in un sentimento terribile, quello dell’antisemitismo. Trump è intervenuto su Netanyahu, gli ha imposto la sua linea, e che non sappiamo se Netanyahu abbia colto di buon grado, ma ha dovuto accogliere e attraverso il Qatar e i paesi arabi è intervenuto su Hamas. Ha ottenuto un risultato che per ora comunque è un risultato straordinario.

Credo che un peso lo hanno avuto anche le mobilizzazioni che ci sono state in tutto il mondo a favore della Palestina. Bisogna dire che questo c’è stato, dai governi molto meno, l’Europa non ha fatto praticamente nulla, ha guardato un po’ inebetita quello che succedeva, ha guardato anche un po’ inebetita l’azione di Trump che invece è stata evidentemente un’azione vigorosa. Però i popoli d’Europa, d’America, di tutto il mondo si sono mobilitati e probabilmente hanno dato un contributo a creare questo clima nel quale i belligeranti, diciamo pure i terroristi di una parte e dell’altra, i terroristi di Hamas, i terroristi dell’esercito israeliano sono stati costretti a cedere. Per oggi comunque festeggiamo insieme ai palestinesi che sono tutti in piazza a gridare la loro gioia. Erano due anni che ogni mattina si svegliavano e non sapevano se sarebbero stati o no uccisi da una bomba. Oggi sono tranquilli.

9 Ottobre 2025

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