Boxe e immigrazione
Julio César Chávez jr, perché il pugile è stato arrestato dopo l’incontro con Jake Paul: il cartello di Sinaloa e Trump
La notizia clamorosa a neanche una settimana dal match con lo youtuber. Il figlio della leggenda della boxe messicana, ex campione del mondo, accusato di traffico d'armi e criminalità organizzata
Esteri - di Redazione Web

Aveva appena fatto parlare il mondo di sé, e non in termini propriamente lusinghieri, per il match contro la stella dei social ormai pugile professionista Jake Paul. Quell’incontro lo aveva perso ai punti Julio César Chávez jr, poco male considerando che neanche una settimana poco è stato arrestato in California ed espulso in Messico. È accusato di essere legato al cartello di Sinaloa, uno dei più potenti del Messico, quello che fu del noto superboss del narcotraffico mondiale Joaquin “El Chapo” Guzman. Le accuse per i reati di traffico di armi e criminalità organizzata.
A dare la notizia la Procura generale del Messico, che ha confermato il mandato di cattura. “Julio ‘C’ (Julio César Chávez Jr.), che ha un mandato di cattura in Messico, dal marzo 2023, per associazione a delinquere e traffico di armi, è stato arrestato oggi dalle autorità statunitensi, nella città di Los Angeles, California”, si legge nel comunicato dell’autorità giudiziaria messicana. È stato arrestato ieri a LA da agenti del Servizio di Immigrazione e Controllo delle Dogane degli Stati Uniti, l’Ice, l’agenzia che si occupa del controllo dell’immigrazione negli USA che con i suoi controversi raid ha scatenato le proteste che hanno innescato proteste in California lo scorso maggio.
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Chi è Julio César Chávez jr
Julio César Chávez jr ha 39 anni, figlio di Julio César Chávez, vera e propria leggenda del pugilato messicano. Aveva seguito le orme del padre, seppur ineguagliabile nella sua grandezza ancora oggi riconosciuta e tramandata. Era comunque riuscito ad arrivare ai più alti livelli, a diventare campione del mondo dei pesi medi della WBC, la sigla più prestigiosa del pugilato mondiale. Aveva difeso il titolo per due anni, dopo la sconfitta con Sergio Martinez l’inizio della parabola discendente con un arresto per guida sotto effetto di alcol e droga nel 2012, un breve periodo in carcere e tre anni di liberà vigilata.
Prima del match contro Jake Paul non combatteva da quattro anni. Era sicuramente una borsa molto conveniente, considerato la forza mediatica del suo avversario. Un milione e mezzo di dollari. Ha perso ai punti contro lo youtuber. Chavez jr. era entrato negli Stati Uniti nel 2023 con un visto turistico che era scaduto l’anno scorso. La domanda per la regolarizzazione della sua permanenza era stata puntualmente respinta. La Procura generale messicana ha informato di avere già contattato le autorità competenti per provvedere con la presa in consegna del pugile alla frontiera con gli Stati Uniti.
La gestione dell’immigrazione è nettamente cambiata con il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump e la nomina di Kristy Noem a segretaria della Sicurezza interna. “È scioccante che la precedente amministrazione abbia segnalato questo clandestino criminale come una minaccia per la sicurezza pubblica, ma abbia scelto di non dare priorità alla sua espulsione e gli abbia permesso di lasciare e rientrare nel nostro paese”, ha dichiarato la vicesegretaria del Dhs Tricia McLaughlin. “Con il presidente Trump, nessuno è al di sopra della legge, compresi gli atleti di fama mondiale”.