La guerra per la 'Grande Mela'

Trump minaccia di arrestare Mamdani, candidato Dem a sindaco di New York: “Cittadinanza da revocare, sosteneva il terrorismo”

Esteri - di Carmine Di Niro

2 Luglio 2025 alle 13:17

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Trump minaccia di arrestare Mamdani, candidato Dem a sindaco di New York: “Cittadinanza da revocare, sosteneva il terrorismo”

La risposta del Partito Repubblicano ormai conquistato dal movimento MAGA trumpiano alla vittoria a sorpresa di Zohran Mamdani alle primarie dei Democratici per la carica di sindaco di New York? Togliergli la cittadinanza statunitense ed espellerlo dal Paese.

Revoca della cittadinanza che è arrivata come proposta dal deputato repubblicano del Tennessee Andy Ogles, sostenendo che in passato l’esponente dell’ala più radicale del Partito Democratico abbia “nascosto il suo sostegno al terrorismo durante la procedura di naturalizzazione”.

Una possibilità, allucinante e che creerebbe un precedente pericoloso, che la Casa Bianca tramite la portavoce Karoline Leavitt non ha escluso. D’altra parte Donald Trump dopo la vittoria di Mamdani si era espresso violentemente contro il candidato democratico della ‘Grande Mela’, spiegando che la città “non ha bisogno di un comunista a sindaco”, minacciando di arrestarlo qualora non collaborasse sui migranti nel caso in cui fosse eletto, minaccia che si va aggiungere a quella di un possibile taglio di tutti i fondi federali.

Chi è Mamdani

Avvocato e deputato statale dal 2021, Mamdani è di fede musulmana e ha cittadinanza statunitense dal 2018: è nato in Uganda da genitori con origini indiane, suo padre è un professore della prestigiosa Columbia University e sua madre fa la regista.

Il 33enne era praticamente uno sconosciuto per il grande pubblico all’inizio della campagna elettorale: in questi mesi, oltre al supporto dell’ala più a sinistra dei Dem rappresentata da Bernie Sanders e Alexandra Ocasio-Cortez, Mamdani aveva ottenuto le attenzioni della stampa per la capacità di coinvolgere l’elettorato Dem sui social media, per un programma politico radicale sul fronte dell’economia che ha spinto al voto molte persone che non lo avevano mai fatto nel recente passato.

Nel recente passato aveva espresso posizioni nette su Israele: aveva definito la guerra a Gaza un genocidio, sostiene apertamente il BDS, il movimento internazionale di boicottaggio nei confronti dello Stato ebraico.

I candidati a New York

Contro Mamdani è certa la candidatura del sindaco uscente Eric Adams, che lo scorso settembre era stato incriminato per corruzione, frode e irregolarità nei finanziamenti elettorali. Eletto col Partito Democratico, Adams si è avvicinato molto negli ultimi mesi a Donald Trump: la sua causa è stata archiviata su esplicita richiesta del dipartimento di Giustizia.

Ma in campo ci dovrebbe essere anche l’ex governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, travolto da più scandali sessuali che fecero colare a picco la sua popolarità, giunto secondo nelle primarie Democratiche ma pronto a candidarsi da indipendente come Adams. In gioco c’è anche il candidato Repubblicano “ufficiale”, Curtis Silwa, fondatore dei Guardian Angels, un gruppo di cittadini impegnati in prima linea contro il crimine in città, che però di fatto non ha il sostegno di Trump.

2 Luglio 2025

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