In Spagna

Atletica leggera: l’Italia che vince nello sport senza scaricabarile e senza coccole, secondo Europeo a squadre

Il successo nella vecchia Coppa Europa a Madrid, due anni dopo il primo successo in Polonia. Risultato storico, che premia un movimento in crescita

News - di Redazione Web

30 Giugno 2025 alle 11:22

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Gold medalist Italy’s Larissa Iapichino celebrates on the podium for the Women’s Long Jump during the European Athletics Indoor Championships in Apeldoorn, Netherlands, Sunday, March 9, 2025. (AP Photo/Peter Dejong)
Gold medalist Italy’s Larissa Iapichino celebrates on the podium for the Women’s Long Jump during the European Athletics Indoor Championships in Apeldoorn, Netherlands, Sunday, March 9, 2025. (AP Photo/Peter Dejong)

C’è un’Italia dello sport che non è viziata, che non fa scaricabarile perfino quando il fallimento è evidente, e che vince. L’Italia dell’Atletica ha difeso e vinto di nuovo, dopo due anni, l’Europeo a squadre, la vecchia Coppa Europa. È la seconda volta nella storia. Decisivi i primi posti di Leonardo Fabbri nel peso e Larissa Iapichino nel salto in lungo nell’ultimo giorno. È un risultato storico, a due anni dal primato di Chorzow in Polonia, che conferma il talento e la forza di un movimento che aveva contribuito al record di 40 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo e Parigi.

Gli ultimi quattro giorni di gare sono andati in scena allo stadio Vallehermoso di Madrid. La prima edizione della Coppa Europa si tenne nel 1965, dal 1973 a cadenza biennale, dopo una parentesi annuale è stata ribattezzata in Europei a Squadre nel 2008 ed è tornata a tenersi con cadenza biennale. È una competizione che premia il gruppo, che celebra un movimento atletico nazionale. L’Italia aveva vinto la prima volta proprio a Chorzow nel 2023, negli anni dello stato di grazia già espresso ai Giochi in Giappone.

La vittoria è arrivata grazie a tre successi individuali e dieci podi, punteggio finale di 431.5 punti, due in più rispetto all’ultima edizione. Seconda la Polonia, terza la Germania. L’ultima giornata ha visto una notevole rimonta degli atleti italiani. Fabbri ha raggiunto la misura di 21.68 al sesto ultimo lancio del peso a disposizione. Iapichino, figlia di Fiona May, ha fatto registrare un salto di 6.92 metri col quale ha superato la tedesca Malaika Mihambo, campionessa alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021. Decisivi anche il secondo posto dell’oro olimpico nella staffetta Fausto Desalu nei 200 metri percorsi in 20’’18, il quarto posto di Idea Pieroni nel salto in alto, i quinti posti di Paola Padovan nel giavellotto e Yeman Crippa nei 5000 metri.

 

 

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Al secondo giorno della competizione era arrivato il successo di Nadia Battocletti nei 5.000 metri e i due secondi posti di Francesco Pernici e Simone Biasutti nel salto triplo. La terza giornata aveva visto una grande risalita grazie ai secondi posti ottenuti da Lorenzo Simonelli nei 110 metri ostacoli, Ayomide Folorunso nei 400 metri ostacoli e Matteo Sioli nel salto in alto, e ai terzi posti di Eloisa Coiro negli 800 metri, Mattia Furlani nel salto in lungo e di Erika Saraceni, all’esordio con la maglia della Nazionale, nel salto triplo. L’aritmetica aveva premiato l’Italia dopo il nono posto nel giavellotto di Roberto Orandosi. Successivamente era arrivato il secondo posto nella staffetta mista 4×400 con Edoardo Scotti, Virginia Troiani, Vladimir Aceti ed Alice Mangione.

L’Italia arrivava alla competizione priva di alcuni campioni come gli ori olimpici Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, Andy Diaz e Roberta Bruni. Alcuni atleti come Lorenzo Patta e Alessandro Sibilio si sono immolati nonostante le difficoltà fisiche per il punteggio del collettivo, Yeman Crippa da maratoneta ha gareggiato nei 5.000 metri. Alcuni altri si sono esibiti in prestazioni memorabili, il palcoscenico ha premiato dei giovani talenti come Sioli e Saraceni. Nadia Battocletti, Larissa Iapichino e Leonardo Fabbri sono i nuovi volti che dovrebbero essere sempre più i protagonisti dello sport italiano.

30 Giugno 2025

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