Le parole dopo l'elezione
CONI, il presidente Buonfiglio: “Subito piano quadriennale, Caivano non dev’essere un’eccezione ma un metodo”
Eletto al primo turno, già vice di Malagò che lascia dopo 12 anni. "Non vedo l'ora di cominciare. America's Cup successo non solo di Napoli ma di tutta Italia"
News - di Redazione Web

Piano quadriennale, periferie, America’s Cup a Napoli. Al Gr1 della Rai Luciano Buonfiglio ha espresso nelle sue prime parole da Presidente del CONI, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, i propositi della sua gestione. È stato eletto ieri mattina, con 47 voti contro i 34 di Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico. Giovanni Malagò non era più candidabile dopo che una legge del 2020 ha imposto un limite di tre mandati. I candidati erano otto in tutto. Buonfiglio è stato incoronato al primo turno delle votazioni.
“Non vedo l’ora di cominciare. Cercheremo di fare un’agenda di incontri innanzitutto istituzionale. Mi farebbe piacere redigere il primo piano strategico quadriennale insieme con il governo e Sport e Salute”, ha detto al Gr Buonfiglio. 74 anni, un passato da canoista, campione italiano diverse volte e olimpionico a Montreal 1976. È stato presidente della Federazione italiana canoa e kayak. Già alla vigilia era considerato favorito e molto vicino al predecessore Giovanni Malagò, alla guida del CONI per 12 anni, di cui era stato il vice dal 2013 al 2018.
È il primo presidente del CONI napoletano. “Siamo felici di dare un contributo a una città che merita tanto e che negli ultimi anni sta migliorando tantissimo. Ma vorrei che l’iniziativa che il governo ha fatto con Caivano non diventasse un’eccezione ma un metodo per intervenire sulle zone diversamente belle”. Il cosiddetto “Modello Caivano” è quello che indica l’intervento del governo Meloni nel Comune in provincia di Napoli dopo che alcuni fatti di cronaca avevano fatto emergere ulteriormente una realtà sociale degradata e provata da alti tassi di criminalità organizzata. Il governo ha stanziato milioni di euro e istituito la struttura commissariale.
Lo stesso Fabio Ciciliano, il capo della Protezione Civile e commissario straordinario a Caivano, ha però dichiarato pochi giorni fa alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta che “spesso si parla di modello Caivano in maniera molto incongrua perché di modello non c’è nulla” soprattutto perché le periferie sono tutte molto diverse e quindi “un copia incolla non è assolutamente proponibile, né sarebbe stata una strategia vincente”. Il piano ha previsto tra le altre cose il recupero di una struttura abbandonata, ristrutturata e risanata, teatro di violenze: l’ex Delphinia è diventato il Centro Sportivo Pino Daniele con oltre 50mila metri quadrati di spazi, piscina, campi da calcio, tennis e padel.
La gestione è stata affidata alle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della polizia di Stato. Un nuovo decreto si è proposto in un certo senso di esportare il modello Caivano in altre otto periferie considerate particolarmente vulnerabili. Rozzano in provincia di Milano, Quarticciolo a Roma, Scampia e Secondigliano a Napoli, Orta Nova a Foggia, San Ferdinando in provincia di Reggio Calabria, San Cristoforo a Catania, Borgo Nuovo a Palermo. A Napoli si terrà anche l’America’s Cup, la competizione velica più antica al mondo. Si terrà nel 2027, sarà la 38esima edizione. “Faremo un bell’equipaggio, saremo presenti. Faremo in tutti i modi per contribuire a un successo non solo di Napoli ma di tutta Italia”.