Colpa del "blocco stradale"

Metalmeccanici in sciopero, occupata la tangenziale di Bologna: la Questura annuncia denunce grazie al decreto Sicurezza

Cronaca - di Redazione

20 Giugno 2025 alle 15:14

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Metalmeccanici in sciopero, occupata la tangenziale di Bologna: la Questura annuncia denunce grazie al decreto Sicurezza

A causa del decreto Sicurezza, strumento liberticida recentemente approvato in Parlamento dalla maggioranza, potranno essere denunciati penalmente per le nuove normative introdotte sui blocchi stradali.

È la beffa per i 10mila metalmeccanici che venerdì mattina hanno invaso la tangenziale di Bologna, bloccando il traffico, ripristinato poi nella tarda mattinata riaprendo il tratto tra lo svincolo 7 Bologna Centro e lo svincolo 8 Fiera della tangenziale e così l’uscita dell’A14 Bologna-Fiera, per lo sciopero nazionale della categoria.

Una protesta nata dopo la rottura del tavolo negoziale tra i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Gil Uilm, e la Federmeccanica-Assistal: l’associazione datoriale era infatti distante dalle richieste dei lavoratori.

“La speranza è che Federmeccanica capisca che non solo sta tenendo in ostaggio un milione e mezzo di lavoratori, ma sta rallentando e creando grossi problemi a tutto il manifatturiero italiano perché senza contratto le aziende si fermano e senza contratto il paese si ferma”, spiega Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl. “Sono degli irresponsabili – aggiunge il leader dei metalmeccanici Cisl – è da un anno che è scaduto il contratto e da novembre che non ci convocano con la scusa della richiesta salariale. Ma il contratto firmato l’altra notte con le cooperative industriali dimostra che è una scusa”.

Ampie adesioni allo sciopero in tutta Italia, che ha avuto epicentro però a Bologna, dove in 10mila hanno deciso di deviare dal percorso autorizzato e concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, entrando in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena, liberando la carreggiata solo più tardi e dirigendosi nuovamente verso il Parco Nord, come inizialmente stabilito, dove erano previsti gli interventi conclusivi dei segretari sindacali.

Per questo la Questura di Bologna ha spiegato che i dimostrati saranno “denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali”. “Per scongiurare situazioni di pericolo, i reparti di polizia hanno evitato respingimenti con l’uso della forza”, ha inoltre precisato l’autorità.

Sul piano politico la manifestazione, ma soprattutto gli effetti sui metalmeccanici del decreto Sicurezzza, genera aspre polemiche politiche. “Oggi a Bologna diecimila lavoratrici e lavoratori metalmeccanici hanno esercitato un diritto costituzionale, quello di scioperare e manifestare per un contratto fermo da oltre un anno. La risposta dello Stato è stata l’annuncio di denunce penali, con l’applicazione di un decreto che prevede fino a due anni di carcere per chi partecipa a un blocco stradale durante una manifestazione. È l’ennesima prova che il decreto Sicurezza voluto dal governo Meloni non tutela la sicurezza dei cittadini, ma serve soltanto a intimidire e a criminalizzare il dissenso. Meloni non affronta la crisi sociale: la criminalizza, portando in carcere chi la subisce e osa protestare”, attacca in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, nel corso di un convegno a Bologna, ha espresso piena solidarietà ai metalmeccanici, criticando il governo: “Siamo di fronte a un esecutivo che, incapace di dare risposte su temi economici e sociali, sceglie di punire chi protesta. Il decreto Sicurezza dimostra la volontà di colpire chi reclama diritti”. Schlein ha definito la situazione “una tecnica vecchia per distogliere l’attenzione dai problemi reali del Paese“.

di: Redazione - 20 Giugno 2025

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