Orrore sul fronte
“L’ha ucciso e mangiato per due settimane”, cannibalismo tra i soldati russi in Ucraina: l’intercettazione dei servizi di Kiev

“Brelok ha mangiato Foma, e ha mangiato… due settimane”. Brelok e Foma sono due soldati russi in forza al 52° battaglione di ricognizione separato della 68a divisione fucilieri motorizzata delle Forze Armate della Russia: il primo, secondo una intercettazione telefonica diffusa dai servizi segreti ucraini resa pubblica venerdì 20 giugno, avrebbe mangiato i pezzi dell’altro.
A parlarne nell’audio è il comandante dell’unità, attualmente attiva nella direzione di Kupjansk, nell’oblast di Charkiv, in particolare nell’area dei villaggi di Zapadnoye e Liman Pershyi.
Una conversazione in cui il comandante rivela senza mezzi termini che “Brelok”, nominativo di battaglia del soldato, ha ucciso il suo compagno di unità e ne ha consumato il corpo nel giro di due settimane: più tardi lo stesso “Brelok”, verrà trovato senza vita.
“Questa non è la prima indicazione del grave degrado morale e psicologico all’interno delle forze di occupazione russe, spesso lasciate senza la dovuta considerazione per la vita umana, compresa la propria”, è il commento che arriva dal Gur, i servizi ucraini.
D’altra parte è noto come il Cremlino usi i soldati come “carne da cannone” da spedire sul fronte, uno scenario possibile grazie al controllo asfissiante del regime in Russia, che impedisce di fatto ogni protesta pena il carcere.
Recentemente il capo delle forze forze armate dell’Ucraina, Oleksandr Syrsky, ha denunciato che solo dall’inizio del 2025, in cinque mesi, l’esercito russo ha perso più di 200mila soldati nelle diverse aree di combattimento in Ucraina.
Fronte dove, per rinforzare l’esercito, il Cremlino ha scelto di inviare anche soggetti condannati con la promessa di non far ritorno in carcere in caso di vittoria del conflitto: tra questi, secondo quanto raccontato nel 2023 dal sito Sibreal, c’era anche Denis Gorin, un cannibale di Sachalin condannato a 22 anni per omicidio e mutilazione di cadavere nel 2003, e in seguito per omicidio di altre tre persone.
Come ricorda La Stampa, esistono allo stato almeno altri due casi di cannibali spediti da Mosca a combattere in Ucraina dopo la “grazia”: uno è Nikolay Ogolobiak, che nel 2008 uccise due ragazze e poi con degli amici cucinò e mangiò alcuni loro organi; l’altro è Dmitry Malyshev, un uomo condannato a 25 anni di carcere per aver ucciso un uomo e averne mangiato il cuore dopo averlo fritto.