Gli agguati di camorra
Due omicidi in due giorni a Cardito e Afragola, è emergenza nell’area Nord di Napoli: le morti di Antonio Vitale e Pasquale Buono sono collegate?
Lo scorso dieci giugno il primo delitto, ieri il secondo: entrambe le vittime ritenute vicine al clan Moccia e uccise davanti a dei familiari. Indagini in corso da parte delle forze dell'ordine
Cronaca - di Andrea Aversa

Antonio Vitale, 56 anni, è stato ucciso in pieno giorno. I killer l’hanno crivellato di colpi mentre era a bordo della sua automobile. La vittima si trovava in via Vecellio a Cardito. Era lo scorso dieci giugno, due giorni fa. Il 56enne ha poi perso la vita presso l’ospedale di Frattamaggiore dove era giunto in gravissime condizioni. Vitale, già noto alle forze dell’ordine, era ritenuto dagli investigatori vicino al clan Moccia, sodalizio ‘storico’ dell’area Nord in provincia di Napoli e ben radicato sul territorio, con affari che vanno ben oltre i confini regionali.
Due giorni dopo un altro omicidio. Questa volta l’agguato è stato consumato a pochi chilometri di distanza, ad Afragola. Ieri nel tardo pomeriggio due killer sono giunti a bordo di uno scooter di grossa cilindrata in corso Italia, nei pressi delle palazzine Gescal. Uno dei sicari è sceso dal mezzo, ha estratto una pistola ed è entrato in un negozio di biancheria. Giunto all’interno ha esploso almeno cinque colpi d’arma da fuoco contro Pasquale Buono, 45 anni incensurato, morto poco dopo. La vittima è stata colpita al torace.
Due agguati, due omicidi in due giorni. Entrambi avvenuti nell’area Nord di Napoli. Entrambi messi in atto contro due uomini nell’orbita del clan Moccia. Le vittime sono state uccise davanti a dei familiari: Vitale era in compagnia di moglie e figlia, Buono si trovava insieme al padre. I killer erano in due in entrambe le circostanze, a bordo di grossi scooter e con il volto coperto dai caschi integrali. I due omicidi sono collegati? È un’ipotesi che gli investigatori non hanno escluso. Di sicuro sul quel territorio è di nuovo scattato l’allarme: l’emergenza camorra, fatta di sangue e morte, è tornata a farsi sentire.