I guai della ministra

Il giovedì nero di Daniela Santanchè: a giudizio per diffamazione e il suo Ki Group in liquidazione

Giustizia - di Redazione

5 Giugno 2025 alle 16:49

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Il giovedì nero di Daniela Santanchè: a giudizio per diffamazione e il suo Ki Group in liquidazione

È un giovedì nero per la ministra del Turismo Daniela Santanchè. La senatrice di Fratelli d’Italia, già a processo per falso in bilancio e che rischia un secondo rinvio a giudizio per truffa all’Inps per le disavventure della galassia Visibilia, deve fare i conti nell’arco di poche ore con due notizie che non aiutano la sua immagine e soprattutto la sua “agibilità politica” nel governo, in cui resiste nonostante il forte pressing di un pezzo del suo stesso partito affinché faccia un passo indietro.

Nel volgere di poche ore arrivano da Milano e Roma altri due colpi durissimi per la ministra.

Il fallimento di Ki Group

A Milano il Tribunale ha disposto la liquidazione giudiziale, ovvero il vecchio fallimento, per Ki Group Holding spa, altra delle società del gruppo “bio” un tempo guidato da Daniela Santanchè e dall’ex compagno Canio Mazzaro.

A disporre il fallimento della società è stato il collegio di giudici composto da Laura De Simone, Luisa Vasile e Francesco Pipicelli: i magistrati scrivono nell’atto composta da otto pagine che il gruppo “si trova concretamente in stato di insolvenza“, con una “esposizione per ingenti debiti erariali e previdenziali di circa 1,4 milioni sorta a partire da ottobre 2020″. Dunqe “alla luce di tali elementi” bisogna prendere atto del fatto che sussiste “uno stato di definitiva incapacità dell’impresa di fare fronte regolarmente alle proprie obbligazioni: emerge infatti come l’impresa debitrice non abbia più credito di terzi e mezzi finanziari propri per soddisfare regolarmente e con mezzi normali le proprie obbligazioni”, si legge nell’atto.

La liquidazione giudiziale di Ki Group Holding sp segna l’ennesimo smacco per la ministra-imprenditrice: la stessa procedura era stata disposta lo scorso dicembre per la Bioera spa e a gennaio 2024 per la Ki Group srl.

Il processo per diffamazione

Anche a Roma la ministra dovrà affrontare un processo. È quello per diffamazione dopo l’esposto presentato ai magistrati capitolini da Giuseppe Zeno, finanziere e azionista di minoranza di Visibilia dalle cui denunce ai magistrati è partita l’inchiesta per falso in bilancio che vede Santanché a processo a Milano assieme al suo compagno Dimitri Kunz e ad altre 15 persone.

A mandare a processo la ministra del governo Meloni è stato il giudice monocratico Alfonso Sabella al termine dell’udienza predibattimentale in cui non è stata accolta la richiesta della difesa, che aveva sollecitato una sentenza di non luogo a procedere o di trasmissione degli atti ai pm di Milano dove è in corso un altro procedimento che vede contrapposti sempre le stesse due parti.

Esposto che nasce dalle parole pronunciate durante una informativa al Senato della ministra lo scorso 5 luglio 2023 relativa proprio alle inchieste che vedevano indagata Santanchè. La senatrice, come si legge nel capo di imputazione in cui si riportano le affermazioni che secondo la Procura di Roma rientrano nel reato di diffamazione, descrisse Zeno parlando di “una sorta di finanziere che è partito molti anni addietro da Torre del Greco, si è trasferito prima a Londra, poi in Svizzera e successivamente a Montecarlo e ora risiede alle Bahamas… In ogni caso, fa riferimento a inverosimili e oscure mie manovre solo dopo, lo vorrei dire chiaro, aver inutilmente tentato di costringermi ad accordi per me inaccettabili”.

“Il tribunale ha riconosciuto oggi – ha affermato Zeno, assistito dall’avvocato Antonio Piantadosi – che le parole espresse da Santanchè avevano contenuto lesivo nei miei confronti”. Il processo è stato fissato al prossimo 16 settembre.

di: Redazione - 5 Giugno 2025

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