Il manganello elettronico voluto dalla Lega

Chi era Riccardo Zappone, l’uomo ucciso dalla polizia con un taser

Il giovane ucciso si chiamava Riccardo Zappone. Amnesty chiede chiarezza ma FdI fa sapere che “sarebbe un errore condannarne l’uso”

Cronaca - di Frank Cimini

5 Giugno 2025 alle 09:00

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Chi era Riccardo Zappone, l’uomo ucciso dalla polizia con un taser

“Sulla vicenda di Pescara faremo accertamenti. È interesse anche nostro capire se ci sia stata correlazione con l’uso del Taser qualche minuto prima”, dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sui motivi della morte di Riccardo Zappone in seguito a una rissa per strada. Non è il primo morto in relazione all’uso della pistola elettrica ma fino ad oggi le autopsie non si sono rivelate risolutive.

Il ministro ovviamente difende l’utilizzo del Taseralternativa a strumenti più offensivi come le armi da fuoco e spesso si rende necessario per comportamenti che assumono le persone”. Zappone, aggiunge Piantedosi, dava in escandescenze e si stava sottraendo alle forze di polizia. Zappone era stato percosso con un bastone da più persone in modo violento. Per cui è indagato per lesioni personali volontarie Angelo De Luca a cui è stato sequestrato il telefono personale suscettibile di contenere nella messaggistica informazioni sulla responsabilità dei concorrenti. Questo dice un comunicato del pm Gennaro Varone. Amnesty International sostiene che servono chiarezza e responsabilità ipotizzando in alcune occasioni un uso non corretto del Taser. Marco Forconi, responsabile della sicurezza per Fdi afferma che sarebbe un errore condannare in toto uno strumento per un singolo evento ancora oggetto di indagine. Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista spiega che nessuna vita persa può essere mai accettata con leggerezza e che serve lucidità nel giudizio.

Il Taser viene utilizzato dal 2018. Grande promotore del progetto fu l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Dal 2020 è arma di ordinanza, ma la decisione fu rivista con una circolare. Dal 2022 l’uso dello storditore venne di nuovo autorizzato. A livello di sperimentazione lo hanno in dotazione anche le polizie locali.
Zappone è morto in questura per arresto cardiaco. Quando ci sono altre cause è difficile stabilire la correlazione con l’uso del Taser stando a quanto accaduto fin qui. La Cassazione aveva definito il Taser arma da sparo idonea a recare danno alla persona ma dispositivo non letale. Ma come affermato più volte da Amnesty International per quanto riguarda l’uso di pistole elettriche il rischio zero non esiste. Una persona con problemi cardiaci se colpita rischia molto insomma. A subire l’uso dello storditore va ricordato che sono soggetti socialmente deboli, figure marginali che purtroppo finiscono per essere “idonee” al ruolo di protagonisti in queste tragedie dove approdare alla verità non è semplice.

5 Giugno 2025

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