Le indagini

Maddie McCann, dopo 18 anni riprendono le ricerche in Portogallo: ispezioni nei pozzi vicini al resort della scomparsa

Esteri - di Redazione

3 Giugno 2025 alle 12:44

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Maddie McCann, dopo 18 anni riprendono le ricerche in Portogallo: ispezioni nei pozzi vicini al resort della scomparsa

In Portogallo si torna ad indagare sulla scomparsa di Madeleine McCann, la bimba di tre anni sparita nel 2007 mentre si trovava in vacanza in Portogallo con la famiglia. Decine di agenti della polizia tedesca martedì mattina hanno raggiunto la località di Praia da Luz, dove Maddie era scomparsa la sera del 3 maggio di 18 anni fa, per setacciare la zona assieme alla polizia portoghese.

Le nuove indagini si starebbe concentrando in particolare nella zona tra il Luz Ocean Club, lì dove la famiglia McCann alloggiava la sera del rapimento di Maddie, e il capanno dove abitava ai tempi il tedesco Christian Brückner, 48enne principale indiziato nel caso della bambina scomparsa.

Al momento non è chiaro quali siano gli elementi che hanno spinto le autorità tedesche ad ottenere l’autorizzazione per il controllo dei terreni e a riaprire dunque il caso, ma le ricerche iniziata questa mattina dovrebbero durare tre giorni. Nel mirino c’è una zona, quella nei pressi di Lagos, in Algarve, con almeno una ventina di piccoli fondi rurali, ricca di pozzi, cisterne e ruderi. Secondo quanto riportato oggi dai media portoghesi, circa l’80% della zona interessata dalle attuali ricerche era già stata ispezionata in passato.

Nell’indagine sulla scomparsa di Maddie il principale sospettato dal 2020 è Christian Brückner, attualmente detenuto in carcere in Germania per lo stupro di una turista statunitense di 72 anni avvenuto proprio a Praia da Luz nel 2005: l’uomo ha quasi finito di scontare la sua pena a sette anni di reclusione e, se non verranno trovati indizi contro di lui per il caso Maddie, verrà liberato a settembre. Brückner era stato invece assolto dalla corte di Braunschweig nell’ottobre scorso in Germania nel processo per due aggressioni sessuali e tre stupri commessi in Portogallo tra il 2000 e il 2017.

Contro Brückner vi sono anche delle dichiarazioni, che ad oggi però non hanno avuto alcun riscontro fattuale e che sono state smentite dagli avvocati, di un ex compagno di cella: lo scorso autunno Laurentiu Codin aveva dichiarato in aula a Braunschweig che quest’ultimo in carcere, nel 2020, gli aveva confessato di aver rapito una bambina nel 2007 da un appartamento in Portogallo in cui era entrato per compiere un furto. All’epoca Brückner gli avrebbe chiesto se “il Dna di alcune ossa sia rintracciabile sottoterra” oltre al “favore di bruciargli il suo rifugio, una volta che io fossi stato rilasciato”.

di: Redazione - 3 Giugno 2025

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