La manifestazione

L’America’s Cup 2027 a Napoli diventa ‘America’s Pacco’, l’iniziativa fuori Castel dell’Ovo

La distribuzione di alcuni volantini di protesta, da parte dei militanti del collettivo 'Mare libero, pulito e gratuito a Napoli', in occasione della presentazione dell'evento avvenuto questa mattina

Politica - di Andrea Aversa

28 Maggio 2025 alle 16:59

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Fonte l’Unità
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Il grande entusiasmo per la presentazione dell’America’s Cup 2027, avvenuta questa mattina a Napoli nell’incantevole location del Castel dell’Ovo, ha visto protagonista anche il collettivo Mare libero, pulito e gratuito Napoli, i cui militanti hanno distribuito dei volantini polemici all’esterno del sito storico partenopeo. Per loro l’America’s Cup è diventata America’s Pacco. Diverse le domande poste dai manifestanti che hanno protestato, su tutte: Come è arrivata a Napoli l’America’s Cup? Per loro l’attribuzione della prestigiosa competizione non è avvenuta in modo trasparente ma in assoluta riservatezza grazie alle relazioni tra la premier Giorgia Meloni, il sindaco Gaetano Manfredi e il Ceo di New Zealand Grant Dalton.

L’America’s Cup 2027 a Napoli diventa ‘America’s Pacco’: l’iniziativa fuori Castel dell’Ovo

Quale iter è stato seguito?Chi ha redatto il progetto?Quale sarà l’impatto dell’evento su Bagnoli e l’intera città metropolitana?Che fine faranno i 120 ettari di parco pubblico sull’ex area Ilva e la spiaggia libera e pubblica di oltre due km già previsti dalla Variante del Piano Regolatore del 1998? Per Mare libero, pulito e gratuito Napoli è necessario porre l’attenzione su fatto che l’accordo è stato stipulato “senza consultare nessuno, nemmeno il Consiglio e la Giunta comunale” e che il sindaco Manfredi, da Commissario straordinario per Bagnoli, potrebbe “effettuare modifiche al piano urbanistico e al piano Regolatore, senza vincoli e senza il consenso di alcun organo democratico“.

Presentazione dell’America’s Cup 2027: la protesta del collettivo ‘Mare libero, pulito e gratuito a Napoli’

Per i manifestanti bisognerà vigilare sulla costruzione delle strutture necessarie per l’America’s Cup, da realizzare in due anni, “su un territorio dichiarato Zona Rossa per rischio vulcanologico, dove attualmente centinaia di persone non possono accedere alla propria casa, perché rese inagibili da un fenomeno sismico ancora in corso“. Stiamo parlando dei, “campi base, dei pit stop per le regate, dei cantieri navali blindati, degli hangar, dei parcheggi e di un porto turistico per yacht di lusso di oltre cento metri“.

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28 Maggio 2025

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